RISC-V Instruction Set Architecture (ISA) libero e aperto, che consente una nuova era per l’innovazione dei processori grazie alla collaborazione open standard. Nato nelle università e nella ricerca accademica, il progetto distribuisce un nuovo livello di libertà hardware e software free ed estensibile sulle architetture, preparando la strada al prossimo mezzo secolo di progettazione e innovazione informatica.
RISC-V is a free and open Instruction Set Architecture (ISA) enabling a new era of processor innovation through open standard collaboration. Born in academia and research, RISC-V ISA delivers a new level of free, extensible software and hardware freedom on architecture, paving the way for the next 50 years of computing design and innovation.
Il fan di Lisp David Johnson-Davies sta inserendo il suo linguaggio preferito sulla scheda di sviluppo Raspberry Pi Pico 2, ma in un modo insolito: scrivendo un compilatore Lisp per i core RISC-V dell’RP2350, nel suo linguaggio uLisp incentrato sui microcontrollori. Per chi non lo sapesse, Lisp (o LISP, abbreviazione
Olimex presenta RVPC, una piattaforma informatica in stile retrò RISC-V all-in-one da un euro come kit e piattaforma per la sperimentazione. Lo specialista bulgaro di open hardware Olimex ha svelato un nuovo design per quello che si dice sarà il “computer RISC-V all-in-one con hardware open source più economico” al
VisionFive V1 è una nuova SBC basata sull’architettura RISC-V ed è stato presentato da StarFive. Il VisionFive V1, proposto al prezzo di 149 euro potrebbe rappresentare un potenziale rivale del Raspberry Pi. Che cosa è RISC-V? RISC-V è un instructruction set (ISA) basato sull’utilizzo di reduced instruction set compute (RISC
Il Raspberry Pi è un SBC (single board computer) sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation. La presentazione al pubblico è avvenuta il 29 febbraio 2012. La scheda è stata progettata per ospitare sistemi operativi basati sul kernel Linux o RISC OS. È assemblata in Galles, nel Sony UK
Il Raspberry Pi è un computer a scheda singola sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation. La presentazione al pubblico è avvenuta il 29 febbraio 2012. La scheda è stata progettata per ospitare sistemi operativi basati sul kernel Linux o RISC OS. È assemblata in Galles, nel Sony UK
Il Raspberry Pi è un computer a scheda singola sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation. La presentazione al pubblico è avvenuta il 29 febbraio 2012. La scheda è stata progettata per ospitare sistemi operativi basati sul kernel Linux o RISC OS. È assemblata in Galles, nel Sony UK
Dal momento in cui è stata creata la board Raspberry Pi non sono mancante di certo azioni di concorrenti che hanno rilasciato varie SBC come Orange Pi e Ordroid. Secondo alcune ultime indiscrezioni arriverà presto un potenziale nuovo concorrente di Raspberry Pi 3 con una board Basata sull’architettura open source RISC-V.
BeagleV è il primo computer economico al mondo delle dimensioni di una scheda che implementi l’architettura RISC-V per Linux. Immaginate di avere un sistema ad elevate prestazioni basato su processore RISC-V. Immaginatelo meltre lavora in silenzio, consumando pochissima energia. Immaginatelo con un’anima duplice, flessibile e servizievole con Linux a bordo,
MicroMagic, un’azienda nata nel ormai lontano 1995, nella conferenza stampa di questo martedì ha annunciato il processore basato sull’architettura RISC-V a 64bit con il rapporto consumi/prestazioni migliore al mondo, realizzando un punteggio di 110.000 CoreMarks/Watt. Prima di entrare nel dettaglio parliamo di Micro Magic. I due fondatori, Mark Santoro e
Imagination Technologies Group – società globale di progettazione di semiconduttori e software, di proprietà di Chinese Bridge Bridge Capital Partners – ha annunciato la patnership con RIOS Laboratory per progettare e realizzare una nuova Single Board Computer chiamato PicoRio che sarà equipaggiato con il processore open source RISC-V. Ovviamente, quando si parla
ONiO.zero è un microcontrollore MCU wireless a bassissima potenza che utilizza la tecnologia di raccolta dell’energia. Ciò significa che ONiO.zero opera esclusivamente con energia propria, senza supercap o batteria. Dispositivi basati su soluzioni a batteria prevedono un inevitabile sostituzione della stessa, che si traduce in un costo ulteriore. ONiO.zero aggira