Raspberry Pi potrebbe essere in grado di cambiare il nostro volto. O quasi. Sì, perché nel mondo di oggi, difficilmente possiamo aspettarci che la nostra privacy sia protetta quando mettiamo piede fuori casa. Tra le telecamere di sorveglianza presenti nelle aziende, nei campanelli delle case, quelle del monitoraggio del traffico, le telecamere dei parcheggi e così via, è lecito pensare che qualcuno, da qualche parte, ci stia controllando in ogni momento. In effetti, potrebbe essere un po’ inquietante e, di sicuro, a qualcuno potrebbe dare molto fastidio. I governi oppressivi, ad esempio, possono utilizzare -e utilizzano- queste reti di telecamere per controllare i propri cittadini, riducendo la loro libertà.
Diversi anni fa, Sean Hodgins costruì una maschera chiamata “Became Anyone”, letteralmente “Diventa chiunque”, che permette a chi la indossa di diventare effettivamente chiunque voglia. Era un concetto molto interessante quello di proiettare un altro volto – o qualsiasi altra cosa– sulla superficie di una maschera apparentemente bianca. Una maschera del genere ha il potenziale di nascondere la propria identità negli spazi pubblici, tuttavia, funzionava grazie a un meccanismo piuttosto goffo: Un lungo braccio attaccato al mento della maschera, con un mini proiettore all’estremità, che focalizza un’immagine sul viso di chi la indossa. Tieni presente che, se stai cercando di scomparire in mezzo alla folla e mantenere la tua privacy, non è certamente questo il modo di farlo.
Hodgins ha tenuto la maschera nella sua mente da quando è stata sviluppata per la prima volta e, recentemente, ha avuto una nuova idea per renderla più pratica per l’uso nel mondo reale. L’idea di base della nuova versione, chiamata Become Everyone 2.0 è abbastanza semplice, ma realizzarla ha richiesto un notevole impegno. Il sistema di proiezione (e il braccio) sono stati eliminati e sostituiti con quasi 3.000 LED RGB indirizzabili che ricoprono la superficie della maschera. Questi LED possono essere programmati per visualizzare immagini o anche video, eliminando la necessità di una fonte di illuminazione esterna.
Per rendere Become Everyone 2.0 una realtà, Hodgins ha prima stampato in 3D una maschera per un test di adattamento. Una volta acquisita fiducia nel design, la superficie della maschera è stata suddivisa in una serie di pannelli piatti. Questi pannelli sono stati poi trasformati in PCB ricoperti da matrici di LED RGB. Sono stati inclusi cuscinetti esposti ai bordi dei PCB in modo che potessero essere saldati insieme dopo che i pannelli erano stati assemblati a forma di maschera.
Dopo aver completato l’assemblaggio di Become Everyone 2.0, la maschera è stata testata con un controller LED indirizzabile Pixelblaze. Questo gestiva la mappatura delle posizioni dei LED, che era una caratteristica interessante considerando la forma irregolare della maschera. Ma dopo aver scoperto che la visualizzazione di immagini e video era piuttosto impegnativa, Hodgins è passato a un Raspberry Pi come controller. Potrebbe non essere stato super veloce a 8 FPS, ma è stato sufficiente per una buona esperienza.
Il risultato sembra abbastanza buono, anche se la risoluzione non è molto alta, ma la maschera potrebbe comunque essere più adatta per l’uso durante una festa in maschera che per preservare la propria privacy. I LED sono molto luminosi e attirano molto l’attenzione! Se intendete provare a riprodurre la maschera, potete guardare il repository GitHub di Hodgins.
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