Lo studente di ingegneria elettrica Arne van Iterson ha unito una delle tecnologie di visualizzazione più moderne con una delle più antiche, combinando l’ago di un indicatore analogico con un display di sfondo ePaper.

“Qualche tempo fa a scuola ho acquistato un multimetro molto economico e non avevo cavi adatti, e avevo già un multimetro quindi per me era in qualche modo inutile”, spiega van Iterson riferendosi al progetto. “Tuttavia, la dimensione del suo quadrante analogico corrispondeva strettamente alla dimensione del display [ePaper] da 2,13″ comunemente presente su schede di sviluppo economiche come la T5 E-[Paper] di LILYGO. Ho deciso di combinare i due e realizzare un display analogico con un volto mutevole.”

Il multimetro in questione è privo del consueto display LCD, favorendo invece un classico indicatore analogico ad ago oscillante. Man mano che la misurazione in esame aumenta di valore, l’ago oscilla ulteriormente verso destra: un display classico e di facile lettura. Dietro c’è un foglio stampato con le scale necessarie per trasformare la posizione dell’ago in una lettura effettiva – ed è qui che decolla il progetto di van Iterson.

Prendendo solo la parte dell’ago del multimetro e posizionandola in un nuovo alloggiamento, il doppio display di van Iterson sostituisce lo sfondo prestampato con un display e-Paper LILYGO T-5. La posizione dell’ago è controllata tramite un partitore di tensione, mentre il display ePaper – che utilizza la tecnologia elettroforetica, richiedendo energia solo quando si cambia stato – può essere impostato per visualizzare qualsiasi scala desiderata.

“Si connette a Home Assistant tramite MQTT e il valore può essere aggiornato utilizzando l’automazione inclusa. Può visualizzare qualsiasi valore numerico con una piccola configurazione,” spiega van Iterson, con la sua build attualmente utilizzata per fornire una lettura in tempo reale della produzione di un sistema di energia solare domestico. “Naturalmente, il braccio non è poi così preciso e il il display sarà sempre leggermente fuori posto, ma è un pezzo da esposizione piuttosto divertente pur essendo utile.”

Il progetto è documentato integralmente nel repository Gitea di van Iterson, insieme al codice sorgente e all’alloggiamento stampabile in 3D con una licenza non specificata.

Fabrizio Bianchini

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