Compad 2 – Raspberry Pi e la chord keyboard

Compad 2 è un progetto che mi ha incuriosito fin da subito. Sì, perché non ho alcun problema a dirlo: detesto il touchscreen come dispositivo di scrittura. Niente riesce a darmi lo stesso feeling di una tastiera, soprattutto se meccanica. Non nego la comodità di uno smartphone, ma sono ancora convinto che offrano un’esperienza di digitazione inferiore. Ecco perché sono così incuriosito dal Compad V2 di Redditor Spacerower, che è un tablet basato su Raspberry Pi dotato di una “tastiera con accordi” (chord keyboard – ndr) per una digitazione veloce.

Per chi non lo sapesse, una tastiera con accordi è quella in grado di produrre tutti i tipici caratteri alfanumerici e la punteggiatura con solo una manciata di tasti. Introdotto e reso popolare dall’industria della stenografia (sebbene la tastiera stenografica agisca in modo leggermente diverso, in base alla fonetica), funziona legando ciascun carattere a una combinazione di tasti specifica, come suonare un accordo su un pianoforte. In questo caso, il Compad V2 ha in totale soltanto 14 tasti in un layout ASETNIOP modificato. Otto di questi, situati sul retro del tablet, sono destinati all’indice, al medio, all’anulare e al mignolo. Gli altri sei, situati sulla parte anteriore, sono per i pollici. I sei tasti del pollice sono Maiusc, Ctrl, Alt, Mouse sinistro, Mouse destro e un cambio di livello per i tasti numerici.

Compad 2

Quella tastiera con accordi da sola renderebbe il Compad V2 degno di nota, ma nel complesso sembra essere un tablet ben progettato. Il cuore del dispositivo è un Raspberry Pi 4 Modello B (modello da 4 GB), che Spacerower ha abbinato a un display LCD touchscreen da 7 pollici. Oltre ai tasti per la tastiera ad accordi, il tablet dispone anche di due trackball in stile Blackberry sul pannello frontale. Uno funziona come il mouse e la rotella di scorrimento, mentre l’altro replica i tasti freccia di una tastiera.

Se per caso foste scettici sull’efficacia dei metodi di scrittura di questo tipo, sappiate che una stenografa del Senato, ai campionati mondiali di Pechino del 2009 e di Budapest nel 2015 ha raggiunto, rispettivamente, 445 e 471 sillabe, vale a dire, la più elevata velocità di scrittura tra tutti i concorrenti e tutti i sistemi, compresi quelli di riconoscimento vocale.

Tornando a parlare del progetto, l’alimentazione proviene da quattro batterie al litio da 2.500 mAh, per una capacità totale di 10.000 mAh, una quantità sufficiente per un dispositivo portatile come questo. Ancora meglio, Spacerower ha progettato un sistema di controllo dell’alimentazione personalizzato che utilizza una scheda di sviluppo Raspberry Pi Pico per spegnere prima in sicurezza il Raspberry Pi 4 e poi per interromperne completamente l’alimentazione. Il Pico funziona anche da interfaccia tra la tastiera e il Raspberry Pi 4, quindi non è assolutamente superfluo.

Il case stampato in 3D, per altro molto elegante, rende persino accessibili dall’esterno tutti i 40 pin GPIO del Raspberry Pi 4. Se volete saperne di più, potete guardare la pagina del progetto.

 

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