Making è una parola strana, che però si adatta a molteplici impieghi, anche quelli apparentemente obsoleti. Potrebbe sembrare, infatti, che l’era delle scoperte e delle grandi spedizioni sia finita: non ci sono più mari inesplorati da attraversare o continenti da cercare. Ma questo non è del tutto vero. Certo, sappiamo molto di più del nostro mondo rispetto alle persone del passato, ma su questo pianeta ci sono ancora vaste regioni inesplorate, come quelle dell’Artico o le giungle del Sud America. E,per coloro che decidono di esplorarle, può sembrare di fare un viaggio indietro nel tempo.
La mancanza di sistemi di comunicazione e di strumenti di navigazione, ad esempio, sarà il primo problema da dover considerare. L’ingegnere ed esploratore polacco Lukasz Cepowski, partito su uno yacht per solcare gli oceani dell’Artico, si è trovato esattamente in questa situazione. Ciò ha motivato Cepowski a creare l’Aegir GPS Tracker, che registra le coordinate GPS durante un viaggio e può funzionare praticamente ovunque sulla faccia della Terra. Il dispositivo può anche fungere da ancora di salvezza nei momenti di difficoltà, poiché può essere utilizzato per inviare richieste di aiuto.
Il localizzatore GPS Aegir è progettato per funzionare sia in aree popolate con copertura LTE che in località remote utilizzando la comunicazione satellitare tramite la rete Iridium. Al centro c’è un microcontrollore STM32F401 su una scheda BlackPill, che gestisce la raccolta e la comunicazione dei dati. Integra un ricevitore GPS NEO 8M per raccogliere dati sulla posizione ogni secondo utilizzando il formato NMEA e un’antenna GPS esterna per una migliore ricezione del segnale. Il dispositivo invia i dati tramite un modulo LTE SIM7600G quando LTE è disponibile, garantendo copertura in circa 170 paesi. Per le regioni remote senza accesso LTE, utilizza un ricetrasmettitore RockBLOCK 9603N Iridium per inviare dati sulla rete satellitare Iridium, essenziale per le aree polari e oceaniche dove le reti tradizionali non funzionano.
Il sistema è progettato per essere estremamente durevole e portatile, alimentato da un ingresso a 12 V CC presente su qualsiasi veicolo di terra o nave, con un modulo di alimentazione di backup aggiuntivo che fornisce fino a due ore di durata della batteria. Registra tutti i dati di posizione su una scheda SD ogni 10 secondi e visualizza le informazioni di tracciamento in tempo reale (come posizione, velocità e rotta) su un display OLED 128×64. Il firmware, scritto in C utilizzando FreeRTOS, divide le attività in thread per gestire in modo efficiente i dati GPS, i moduli di comunicazione e il display. Questo design modulare include anche pin I/O esposti per future espansioni, consentendo l’aggiunta di sensori tramite I2C. Un PCB progettato su misura integra tutti i componenti in un fattore di forma compatto alloggiato in una custodia in policarbonato che lo protegge dagli elementi.
Il dispositivo di localizzazione è stato testato durante una spedizione in barca a vela alle Isole Svalbard, nel nord della Norvegia. È stato installato sullo yacht e confrontato con altri strumenti di comunicazione satellitare come Garmin InReach e Iridium Edge. Dopo aver navigato attraverso i fiordi norvegesi a causa di una tempesta, l’equipaggio si è diretto a nord verso l’Isola degli Orsi e poi verso le Svalbard, visitando la stazione polare polacca a Hornsund. Il localizzatore ha funzionato come previsto, inviando dati ogni 10 secondi nelle acque costiere con copertura LTE e ogni ora tramite la rete Iridium nelle regioni polari più remote.
Nonostante il successo del localizzatore, il progetto è stato accantonato dopo la spedizione a causa degli elevati costi di trasmissione dell’Iridium, rendendo poco conveniente un ulteriore sviluppo. Tuttavia, nonostante i costi, Cepowski ha trovato immensa soddisfazione nel registrare il successo del dispositivo nelle regioni artiche. Se volete dare un’occhiata al progetto, potete consultare la pagina ufficiale su GitHub.
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