Tracciare figure di Lissajous con l’oscilloscopio

Lissajous Oscilloscopio

Le figure di Lissajous con l’oscilloscopio rappresentano interessanti variazioni sul tema delle misurazioni elettriche, ed un valido strumento.

La prima volta che riconobbi una figura di Lissajous non ero in un laboratorio di elettronica… stavo giardando un telefilm di fantascienza, e i lobi della figura rappresentavano le entità extraterrestri che tentavano di contattare la base scientifica. Ricordo che, pur riconoscendo le immagini create con un oscilloscopio, rimasi affascinato dalla loro “chiusura”, dalla loro “morbidezza” e in linea di massima dalle caratteristiche matematiche che rappresentavano.

Oggi impareremo a replicarle.

Tutti gli oscilloscopi permettono di spostare il pennello elettronico sull’asse Y con una tensione fornita esternamente mentre sull’asse X tale pennello si sposta grazie ad una tensione a dente di sega generata internamente dall’oscilloscopio. La maggior parte di questi strumenti ha una funzione XY che permette di spostare il pennello con due tensioni esterne per ognuno degli assi. E’ proprio quest’ultima funzione che useremo per visualizzare le curve di Lissajous. Tali curve sono state studiate in dettaglio dal fisico Jules Antoine Lissajous (1822 – 1880).

L’aspetto di queste figure è molto sensibile al rapporto \frac{\omega {_x}}{\omega {_y}} tra le due pulsazioni. Quando la frequenza delle due onde X e Y applicate sui connettori BNC dell’oscilloscopio sono uguali la figura che si ottiene è una semplice retta. Quando invece il rapporto varia si ottengono le figure riportate qui sotto.

 

Lissajous Oscilloscopio

Applicando agli assi X e Y un segnale audio si ottiene un’immagine confusa ma applicando un segnale generato da un programma di grafica vettoriale e convertito in onde sonore si possono ottenere immagini interessanti.

Buon divertimento!

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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