Jelly Load non è una gelatina di frutta, ma chi ha detto che una matrice di LED non possa assomigliarci? Dave Curran di Tynemouth Software e Rod Hull di The Future Was 8-bit (TFW8b) hanno -ancora una volta- fatto un mix tra vecchio e nuovo per rendere gli streaming di giochi retrò un po’ più interattivi, consentendo agli spettatori di scaricare il gioco nella versione originale mentre guardano.

“Un paio di mesi fa, ho costruito un’interfaccia seriale PET [Commodore] e ne stavo parlando con TFW8b [Rod Hull],” spiega Curran. I due si sono resi conto che stavano lavorando praticamente alla stessa cosa. Uno schema che in seguito sarebbe stato chiamato Jelly Load. L’idea era di inserire dati nei video sul canale YouTube TFW8b sotto forma di simboli lampeggianti nell’angolo di il video. “Non sarebbe bello se potessi scaricare il gioco a cui stavo giocando mentre guardi il video, e poi giocarci tu stesso?”

 

 

Jelly Load, nella sua forma più elementare, è costruito sull’idea che accendendo e spegnendo una sezione dello schermo è possibile comunicare zeri e uno binari – e che un fotorivelatore collegato alla porta seriale di un Commodore PET, VIC-20 , o un’altra macchina vintage potrebbe ricevere questi dati e trasformarli nuovamente in un programma eseguibile. Il concetto di base non è nuovo, ma c’è un problema: il codice in questione dovrebbe sopravvivere all’algoritmo di YouTube, la piattaforma su cui TFW8b trasmette in streaming, la quale è nota per la forte compressione e la forzatura di determinati frame rate.

“I requisiti erano semplici…”, spiega Curran, “… il programma deve essere incluso nel video e sopravvivere a qualsiasi post-elaborazione applicata da YouTube; deve essere abbastanza veloce da adattarsi a un video normale, magari 5-10 minuti; deve essere ricevuto da un VIC-20 (altre macchine seguiranno) utilizzando l’hardware minimo e semplice che sarebbe stato disponibile in quel momento.”

Esiste una tecnica precedente per tali progetti: la BBC ha utilizzato il suo servizio Ceefax per trasmettere “Telesoftware” per la famiglia di microcomputer BBC Micro di Acorn negli anni ’80. Bisogna dire che questo programma sia stato ricevuto direttamente solo grazie a un componente aggiuntivo del sintonizzatore TV; Anche l’utilizzo di un elemento visivo in una trasmissione dal vivo è un risultato che è già stato raggiunto, ma la presenza di YouTube all’interno del mix offre una nuova sfida che potrebbe comportare una riduzione del throughput teorico ottenibile dal sistema, rendendo difficile trasmettere un intero programma alla fine del video.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per aggirare questo problema, i due maker hanno deciso di utilizzare una matrice di luci lampeggianti, creando una griglia di fotoresistori 3×3 che, teoricamente, fornirebbe nove volte la capacità di un singolo rilevatore. Una volta collegato al monitor nella posizione corretta, con la finestra video dimensionata in modo che le luci lampeggianti create filmando una matrice 3×3 di LED si allineino con le fotoresistenze, il dispositivo è in grado di ricevere i dati codificati nel video e salvarlo in memoria. La prova generale, perfettamente riuscita, è stata una partita di Snake Pit da 3,5kB trasmessa interamente in video.

“Perché caricare i tuoi contenuti a 8 bit tramite cassetta, disco o cartuccia, quando puoi caricare cose tramite video di YouTube? Perché è terribilmente lento, ecco perché”, scherza Hull. “Ma è piuttosto bello! E se come me hai un milione di cianfrusaglie in giro per casa, potresti anche avere abbastanza avanzi di acquisti elettronici per iniziare a creare la tua interfaccia Jelly Load proprio adesso!”

Il progetto è documentato integralmente su TFW8b.com e Tynemouth Software.

 

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