ChatGPT – attenzione ai possibili errori di ricerca

Lo YouTuber e appassionato di computer vintage Anders Nielsen ha riportato in vita una classica tastiera IBM Model M  e, così facendo, ha evidenziato alcuni dei rischi derivanti dall’esternalizzazione della ricerca a ChatGPT e altri modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).

“Questa tastiera IBM modello M2 del 1993 era indicata come non funzionante, quindi quando l’ho collegata e ha funzionato perfettamente ho pensato di aver fatto un ottimo affare,” spiega Nielsen, “ma dopo averla usata circa due volte ho scoperto che qualcosa effettivamente non andava, dato che ha smesso di funzionare. Staccare e riattaccare il cavetto non ha dato alcun effetto e quindi, le soluzioni erano due: rivenderla a mia volta o cercare di ripararla”.

 

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Optando per la seconda ipotesi, Nielsen ha iniziato a indagare nel funzionamento interno della tastiera, uno degli ultimi modelli a costi ridotti della famiglia Modello M, che seguì il precedente e più ingombrante Modello F nella famiglia di tastiere meccaniche interne di IBM. Basate su un design a molla con fibbia, le tastiere Modello F e Modello M sono apprezzate da molti appassionati di tastiere, dando a Nielsen molti incentivi per rimetterle in funzione ancora una volta.

Decidendo che -probabilmente- il problema erano i condensatori difettosi nella scheda di controllo, Nielsen ha iniziato a sostituirli, anche se inizialmente non sembrava essere la strada giusta, finché non si è reso conto che c’era una saldatura mal fatta. “Le vecchie schede IBM sono famose per i problemi alla massa (GND), il che significa che il problema delle saldature fredde è sempre dietro l’angolo”, spiega Nielsen. “e, in questo caso, sembra proprio che il problema sia questo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con i nuovi condensatori installati, la tastiera si è accesa perfettamente, ma Nielsen ha dovuto affrontare un interessante ostacolo per saperne di più sul dispositivo e sul chip che lo controlla. “Se chiedi a ChatGPT,” spiega, riferendosi al popolare servizio di chat con modello di linguaggio di grandi dimensioni di OpenAI, “ti dirà che dovrebbe essere un Intel 8042, poiché è il controller della tastiera che si trova nelle macchine IBM AT e PS/2. Solo che è completamente sbagliato, dato che l’8042 è il controller sulla scheda madre, mentre questo è chiaramente all’interno della tastiera stessa.

Quanto sottolineato da Anders ci deve far riflettere, perché delegare ad un modello computerizzato l’importanza di una ricerca è estremamente pericoloso. È bastato generare un’ambiguità per ottenere dei risultati totalmente errati. Questo perché i modelli linguistici si evolvono continuamente in base al continuo perfezionamento, ma nel mentre la percentuale di errori che restituiscono rimane comunque significativa. Nel caso in cui si debba effettuare una ricerca importante, fate alla vecchia maniera: si evitano brutte figure e si impara molto di più.

 

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