Raspberry Pi 5 – Rotto il muro dei 3GHz con custom firmware

Raspberry Pi 5

Il limite di frequenza di clock di 3GHz imposto sul Raspberry Pi 5 è stato ufficialmente rimosso. Se siete disposti a flashare un firmware “per nulla consigliato” e se la vostra board è particolarmente predisposta agli incrementi di frequenza, allora state leggendo l’articolo giusto. Attenti però: non è tutto oro quel che luccica e prima di prendere in mano il vostro Pi 5 leggete tutto fino in fondo.

Come ben sappiamo, il Raspberry Pi 5 è stato lanciato sul mercato alla fine dello scorso anno come il computer a scheda singola più potente della gamma Raspberry Pi, con un margine di miglioramento prestazionale considerevole. Quella potenza extra rispetto al Raspberry Pi 4 e ai modelli precedenti, tuttavia, non si è rivelata affatto sufficiente per alcuni smanettoni e, come per tutti i modelli, è possibile modificare il clock sul Raspberry Pi 5 per ottenere prestazioni extra.

Coloro che lo hanno fatto, tuttavia, si sono imbattuti in un ostacolo: molte -anche se non tutte- le schede Raspberry Pi 5 potevano tranquillamente effettuare l’overclocking dai loro 2,4GHz di serie a un impressionante 3GHz. Facendolo, tuttavia, chiunque può accorgersi che la board in configurazione standard non consente di andare oltre i 3GHz. Il motivo è dato da un limite rigido posto da Raspberry Pi all’interno del firmware stock, che impedisce al processore di funzionare al di sopra di questa frequenza, a causa delle disposizioni di Broadcom secondo cui andare oltre questo limite sarebbe al di fuori delle capacità del circuito ad aggancio di fase (PLL) nel sistema BCM2712 su SoC.

 

Raspberry Pi 5

 

Tutto questo fino ad ora, almeno. Un nuovo firmware, infatti, rilasciato ieri su GitHub, rimuove il limite di 3GHz e consente un clock superiore a questa velocità. Lo YouTuber Jeff Geerling è stato uno dei primi a provarlo, overclockando con successo un Raspberry Pi 5 a 3,14GHz. Chiaramente, per arrivare a quel tipo di risultato, l’R-Pi 5 è stato dotato di un voluminoso dissipatore che mal si abbina a chassis con fattore di forma minimal o cose concepite per progetti standard. Dimenticatevi di fare una cosa del genere con il sistema di raffreddamento stock o, peggio ancora, con dissipazione passiva.

Alastair Allan di Raspberry Pi si ha messo un post su Mastodon per celebrare il risultato di Geerling, ma, lui stesso, definisce “Per nulla consigliabile” questo tipo di operazione. Finora non è stato segnalato alcun danno permanente, ma rimane possibile: la stabilità oltre i 3GHz è discutibile e l’ulteriore aumento di tensione necessario per contrastarlo ha il potenziale di danneggiare permanentemente le schede.

Per chi volesse comunque provarlo, il firmware può essere scaricato da un commento sul repository GitHub del firmware Raspberry Pi. Consiglio spassionato? Non fatelo, è un inutile esercizio di stile. Sebbene l’overclock non sia una causa necessariamente implicita di danni al semiconduttore, è dimostrato che riduca la vita del chip. Raspberry Pi 5 dal punto di vista dei consumi è letteralmente un idrovora. Serve davvero renderlo ancora più affamato?

 

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###Da sempre appassionato di tecnologia, soffro di insaziabile curiosità scientifica. Adoro sperimentare e approfondire le mie conoscenze sulle ultime novità sul mercato in termini di hardware, alta tecnologia e videogiochi. Attratto e coinvolto nella prototipazione hardware dalla piattaforma Arduino, Raspberry Pi e Nvidia Jetson.### ###Always passionate about technology, I am suffering from insatiable scientific curiosity. I love experimenting and deepening of my knowledge on the latest news on the market in terms of hardware, hi-tech and video games. Got attracted and involved in hardware prototyping by the Arduino platform, Raspberry Pi and Nvidia Jetson.###

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