Il making non è solo progetti di successo rapidi e veloci, ma anche e soprattutto cocenti delusioni e molte notti insonni. È il caso di Electo, il maker che cinque anni fa usò la sua notevole immaginazione per stipare un intero computer in un mouse. Ma secondo le sue stesse parole, il risultato finale “faceva schifo”. Dopo cinque anni di ulteriore apprendimento e sviluppo di competenze al suo attivo, Electo ha deciso di affrontare l’idea da una nuova prospettiva per ideare il PC da gioco definitivo all’interno del fattore di forma del mouse.
Electo ha provato a costruire questo mouse per PC in tre modi diversi per ottenere le migliori prestazioni di gioco. La prima è stata probabilmente l’idea più ovvia: ha ingrandito il mouse. Il mouse originale per PC di Electo era robusto rispetto agli standard di chiunque, ma questa nuova versione è semplicemente comica. Il suo case stampato in 3D ha all’incirca le dimensioni di due libri di testo impilati uno sopra l’altro. Ciò ha dato a Electo molto spazio per contenere l’intero mini PC: sì, perché insieme all’hardware del mouse, si trova uno schermo LCD da 5 pollici e una tastiera laser proiettata.
Sfortunatamente, era difficile spostarlo e impossibile utilizzarlo per scriverci. Per questo motivo, Electo ha provato un’altra idea partendo proprio dalla tastiera. Ha preso una piccola tastiera portatile e ha aggiunto un mini proiettore, l’hardware del mouse e un mini PC ancora più compatto. Ha funzionato, tuttavia, questo tipo di soluzione richiedeva una superficie per il proiettore, aveva prestazioni scarse e diventava rapidamente rovente. L’idea finale di Electo si è rivelata la più vicina alla sua costruzione originale di cinque anni fa. Ha all’incirca le stesse dimensioni, risulta meno goffo, e include un piccolo display LCD e solo i tasti della tastiera di cui i giocatori hanno effettivamente bisogno: W, A, S, D e la barra spaziatrice.
Sebbene quel fattore di forma fosse decisamente più gradevole, il computer a scheda singola che Electo ha scelto di inserire, non aveva la potenza necessaria per giocare. Non riusciva nemmeno far girare Minecraft a più di un singolo fotogramma al secondo. Quindi Electo ha approfittato della soluzione ovvia: il cloud gaming. Tutta l’effettiva elaborazione del gioco avviene su un server da qualche parte e il mouse deve solo inviare comandi e ricevere un flusso video.
Anche se continua a surriscaldarsi, questo computer-in-un-mouse migliorato fornisce minuti di gioco quasi soddisfacenti. Questo cosa ci insegna? Che, spesso, per arrivare a realizzare ciò che abbiamo in testa, l’immaginazione non basta. Occorre darsi gli strumenti giusti nei tempi corretti, altrimenti le cose si fanno davvero difficili.
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