Inseriamo un gioco di luce a 8 canali telecomandabili in IR con Arduino su una chitarra elettrica, filtriamo il rumore residuo e via sul palco!
Qualche mese fa siamo stati contattati da un liutaio (Nadar Guitars). che dopo aver visto la nostra serie di articoli sull’uso dei LED indirizzabili WS2812b, ci ha chiesto una consulenza. L’idea: incastonare una parata di LED intelligenti (WS2812b) pilotati da uno (o più) Arduino, per aumentare l’aggressività di una chitarra elettrica per un gruppo Heavy Metal.
I problemi: lo spazio disponibile per la circuitazione, l’utilizzo di un sistema configurabile attraverso telecomando IR, il ronzio tipico emesso dalle trasmissioni tra i LED e Arduino, centrato in gamma 1kHz, l’utilizzo di un’alimentazione separata per i LED. Dopo una breve chiacchierata con Gianluca, abbiamo deciso di suddividere il progetto su due schede Arduino Nano (una per il manico ed una per il piatto). Da ottimo liutaio, Gianluca ha provveduto ad utilizzare il proprio sistema CNC per creare la giusta sistemazione dei LED sul corpo della chitarra, e prevedere una sezione latero-posteriore per l’accesso all’elettronica.
Hardware e software
Per il manico si è adottato il classico programma di illuminazione a luce fissa sui “tasti”, con in più una linea dello stesso colore che corre lateralmente su tutta la lunghezza. Un arduino è stato delegato a questo lavoro.
Il “cuore” della creazione invece è stato codificato all’interno del secondo Arduino: per rendere la presentazione più interessante, ci è stata richiesta la disponibilità di più programmi di visualizzazione (otto) gestibili dal palco attraverso un telecomando IR, in modo da poter gestire le diverse mood delle canzoni.
Infine, occorreva progettare un sistema per gestire l’energia richiesta dai LED e dalle schede Arduino, e la ricarica veloce, attraverso una batteria LiPO sufficientemente potente ma non troppo invasiva. Si è scelto di utilizzare una batteria classica da 5000 mA 3.7V ed un boost per portare la tensione di alimentazione del circuito e delle schede a 5 V. Per chi fosse interessato alle possibili circuitazioni, ne abbiamo parlato in questo articolo.
Risoluzione dei problemi
Come abbiamo visto, tra l’idea ed il progetto finale si sono verificati diversi problemi, tutti comunque affrontati e risolti dal team.
- L’utilizzo di schede Nano a basso consumo ci ha permesso di limitare i consumi di corrente in modo da consentire alla batteria di durare per tutto lo spettacolo.
- Il telecomando IR ci ha permesso di inserire sulla scheda diversi programmi di visualizzazione luminosa e garantire in tal modo una maggiore scelta di mappe e pattern luminosi
- L’uso di un boost indipendente rende lo strumento flessibile alla ricarica: è sufficiente inserire un mini jack e la batteria si ricarica.
- Il ronzio dei LED… rimane un piccolo segreto industriale.
Considerazioni finali
Da un progetto apparentemente semplice ci siamo trovati a dover risolvere numerosi inconvenienti tecnici. Quel che conta è che la band che ha suonato sabato scorso è rimasta piacevolmente sorpresa e soddisfatta del lavoro. Noi abbiamo mostrato un modo di fare making con Arduino altrimenti non accessibile, ci siamo divertiti e magari abbiamo dato qualche idea nuova ai nostri lettori.
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