Sixfab ha appena lanciato un kit modem 5G per Raspberry Pi 5 con un Raspberry Pi HAT che supporta il modulo Quectel RM502Q-AE 5G Sub-6GHz M.2 funzionante a livello globale (tranne la Cina), un’antenna interna “in attesa di brevetto” per Sub-6 bande di frequenza progettate da SixFab e un connettore bridge USB 3.0.
Caratteristiche Tecniche
- HAT modem 5G Sixfab per Raspberry Pi 5
- Presa M.2 per modulo 5G
- Porta carte Nano SIM + SIM incorporata
- Porta USB 3.0 e header GPIO a 40 pin per il collegamento al Raspberry Pi 5 SBC
- Varie
- Alimentazione: 5 V tramite porta USB Type-C (sull’HAT stesso)
- Dimensioni: 88,1 x 57,7 x 21,7 mm
- Approvazioni: FCC, IC, CE, UKCA sono in corso
- Modulo Quectel RM502Q-AE M.2
- 5G NR: funzionamento 3GPP versione 15 NSA/SA, inferiore a 6 GHz
- Categoria LTE: DL Cat 20/ UL Cat 18
- Velocità dati massime (fornite da SixFab e differiscono dalle informazioni sulla pagina della serie Quectel RM50xQ)
- 5G SA Sub-6: max. 4,2 Gbps (DL)/max. 450Mbps (UL)
- 5G NSA Sub-6 – Max. 5 Gbps (DL)/max. 650Mbps (UL)
- Interfacce host: USB 3.1 o PCIe 3.0
- Dimensioni: 52 x 30,0 × 2,3 mm
- Peso – 8,4 grammi
- Intestazione stacking GPIO a 40 pin extra alta
- Alimentazione: adattatore di alimentazione CC da 5,1 V 3,0 A con spine universali
- Kit distanziali in plastica
Sebbene il modulo della serie Quectel RM50xQ possa supportare GNSS, quest’ultimo non è implementato nel kit modem Sixfab 5G per Raspberry Pi 5. Il modulo Quectel dovrebbe supportare l’interfaccia host USB 3.0 o PCIe Gen 3.0 e invece di utilizzare l’FPC PCIe connettore, Sixfab ha deciso di utilizzare una delle porte USB 3.0 sull’ultimo Raspberry Pi SBC, probabilmente a causa della mancanza di documentazione per il connettore PCIe non standard al momento del lancio, cosa che lo rende anche leggermente più semplice da installare.
Vedendo questo design, anche i ragazzi di CNX Software pensavano che l’intestazione GPIO a 40 pin non fosse utilizzata poiché l’USB 3.0 dovrebbe essere sufficiente, ma la documentazione fornisce ulteriori dettagli e, a quanto pare, alcuni pin GPIO vengono utilizzati per controllare una ventola, accendere/spegnere il Sixfab HAT per risparmiare energia, selezionare la SIM (scheda Nano SIM o eSIM), il pulsante utente, il LED utente, il LED di alimentazione e qualcosa chiamato FCP per controllare la sequenza di accensione/spegnimento del modulo 5G stesso.
E ora passiamo alle dolenti note, ovvero prezzo e considerazioni. Sì, perché per portarvi a casa il kit modem di Sixfab occorrono 450 dollari. Se la cifra vi spaventa, sappiate che se partite da zero dovrete aggiungere -ovviamente- un Raspberry Pi 5, una scheda microSD per il sistema operativo e ben due alimentatori. Già, perché stando alle specifiche l’HAT 5G necessita di un’alimentazione dedicata. Messo tutto sulla bilancia si toccano vette di spesa decisamente vertiginose, quindi occhio a farvi prendere la mano ragazzi perché non si scherza per niente.
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