Arduino raccoglie 30 milioni di Euro per il futuro

Arduino Pro

Arduino, il gruppo di open hardware responsabile della omonima schedina a microcontrollore, ha programmato investimenti per 30 milioni di euro.

Arduino raccoglie un round di investimento da 30 milioni di euro per crescere nell’industria. L’azienda nata all’Interaction design institute di Ivrea come semplice tool open source per la prototipazione rapida, che ha avuto fortuna tra gli studenti e i “maker”, gli artigiani digitali di cui si parlava tanto qualche anno fa, ora fa un salto di scala per entrare nelle fabbriche.

La natura degli investitori risponde a questa strategia: il round di serie B è guidato da Bosch venture capital, controllata della tedesca Bosch, e vede tra gli altri la giapponese Renesas, che produce chip, il fondo di investimento americano Anzu e il partner tecnologico Arm.

L’azienda ha una presenza internazionale: la sede legale è in Svizzera, ma dei 149 dipendenti la maggior parte è in Italia: il 95% della produzione si trova tra Ivrea e Biella, poi una presenza importante a Malmo, in Svezia, dedicata a prodotti education, e in altri paesi, tra cui gli Stati Uniti.

Riguardo al futuro, Massimo Banzi, attuale cofondatore, presidente e marketing manager di Arduino, dichiara: «stiamo crescendo molto nell’automazione industriale, nella robotica e nella smart agriculture. Il nostro obiettivo è sviluppare software per collegare oggetti diversi. L’intelligenza artificiale riveste un ruolo importante. Facciamo girare AI su prodotti grandi come un francobollo. Con telecamere in grado di riconoscere immagini consumando poca energia. Noi possiamo andare da fabbriche che funzionano già bene, ma che grazie al software possono estratte i dati, metterli nel cloud e avere informazioni in tempo reale».

Arduino Pro

I nuovi, corposi investimenti dovrebbero aiutare Arduino ad imprimere uno sviluppo a livello mondiale. Il Marchio è ben noto agli sviluppatori e ai maker italiani, e lavora già con le pmi. Sulla carta la pmi è la destinazione più ovvia, ma anche aziende grosse aziende stanno aprendo i contatti verso i nuovi prodotti per l’industria.

L’Open Hardware, unito allo sforzo dei maker, ha consentito ad Arduino di farsi conoscere a livello mondiale, di suscitare curiosità in ambienti professionali. Lo sviluppo di nuovi prodotti e canali di produzione consentirà di rispondere alle rinnovate esigenze… e fornirà nuovo materiale di studio e  sperimentazione per i maker di domani, rinnovando quelcirccuito virtuale che ha garantito negli anni l’esplosione del gradiento del prodotto.

(fonte: Il Sole 24 ore)

 

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Definire ciò che si è non risulta mai semplice o intuitivo, in specie quando nella vita si cerca costantemente di migliorarsi, di crescere tanto professionalmente quanto emotivamente. Lavoro per contribuire al mutamento dei settori cardine della computer science e per offrire sintesi ragionate e consulenza ad aziende e pubblicazioni ICT, ma anche perche’ ciò che riesco a portare a termine mi dà soddisfazione, piacere. Così come mi piace suonare (sax, tastiere, chitarra), cantare, scrivere (ho pubblicato 350 articoli scientfici e 3 libri sinora, ma non ho concluso ciò che ho da dire), leggere, Adoro la matematica, la logica, la filosofia, la scienza e la tecnologia, ed inseguo quel concetto di homo novus rinascimentale, cercando di completare quelle sezioni della mia vita che ancora appaiono poco ricche.

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