Avete mai sentito parlare di Mega Duck? Quando si è appassionati di retroconsole, retrogaming o retrocomputer, è molto facile imbattersi in device che, pur non avendo rappresentato delle pietre miliari, hanno comunque contribuito a irrobustire lo scenario videoludico dell’epoca. Il Mega Duck era una console portatile simile al Nintendo Game Boy ed è stato venduto in Europa e Sud America a partire dal 1993. Era particolarmente popolare nei Paesi Bassi, dove il maker Ruud van Falier ne ricevette uno da bambino. Dopo averlo lasciato riposare per 25 anni, ha resuscitato il suo Mega Duck con una mod IPS del display.
Gli aggiornamenti dello schermo IPS sono popolari per le console handheld (portatili – NDR) come il Nintendo Game Boy o il SEGA Game Gear, perché gli schermi LCD a matrice di punti originali erano decisamente poco fruibiliAvete mai sentito parlare del Mega Duck? Q. Sì ok, direte voi, quando eravamo bambini andava tutto bene senza la necessità di modificare tutto, ma i tempi cambiano e la tecnologia avanza. Gli schermi IPS offrono una visione molto più nitida e sono molto più piacevoli da utilizzare. E mentre quegli schermi LCD a matrice di punti originali erano in scala di grigi, è possibile rimappare le diverse sfumature in colori distinti su uno schermo IPS per migliorare la qualità delle immagini. Come ha scoperto van Falier, le specifiche dello schermo LCD a matrice di punti del Mega Duck sono esattamente le stesse del Game Boy. Ciò significa che è perfettamente possibile eseguire un processo simile a quello della console Nintendo per aggiornare il display.
Come è possibile tutto ciò? Beh, iniziamo subito dicendo che entrare nel mondo dei sistemi da intrattenimento dell’epoca non era assolutamente facile per nessuno: c’era Nintendo, c’era SEGA, c’era Atari. Rivaleggiare sullo steso campo di questi colossi sarebbe stato proibitivo per chiunque, non solo perché progettare da zero un hardware è un’operazione che costa molto, ma soprattutto perché poi c’era anche all’epoca il problema del dover convincere gli sviluppatori di terze parti a dar fiducia alla propria piattaforma. In altre parole, senza giochi accattivanti, una console è un costoso soprammobile. Capitava, quindi, che alcuni produttori lanciassero sul mercato delle vere e proprie imitazioni delle console più blasonate, ricalcandone l’hardware e cercando di vendere il prodotto puntando su prezzi molto più convenienti rispetto ai brand famosi. A quanto pare, Mega Duck appartiene proprio a questa categoria: parte del PCB ripresa dal design del Game Boy, una shell diversa e si va a cercare il proprio posto nel mercato.
Tornando al progetto, Il primo passo è stato determinare la funzione di ciascun pin nel connettore del display del Game Duck, cosa che van Falier ha realizzato con un oscilloscopio. Ha quindi collegato un LCD Game Boy originale alla scheda madre del Game Duck per assicurarsi che il pinout fosse corretto e che i due funzionassero insieme. Dopo aver effettuato la verifica, è stato necessario riscrivere lo schema dei collegamenti perché, pur avendo gli stessi segnali del Game Boy, l’ordine di collegamento è diverso.Fortunatamente, van Falier è stato in grado di eseguire quelle modifiche mantenendo senza problemi la shell originale del Game Duck. La console aggiornata sembra come nuovo, ma ora ha uno schermo molto migliore dell’originale.
Se volete cimentarvi nella modifica, sappiate che procurarsi una Mega Duck potrebbe essere particolarmente complicato. Queste console “underdog”, infatti, a causa dello scarso successo o della localizzazione del mercato di diffusione, possono rivelarsi piuttosto rare. Trovarne una e modficarla, tuttavia, potrebbe essere un’operazione molto divertente. Se volete saperme di più, potete consultare la pagina del progetto.
Join our groups on Telegram…