Adafruit ha annunciato che la sua scheda di sviluppo Metro M7 con layout Arduino Uno, basata sulla “unità microcontrollore crossover” i.MX RT1011 di NXP, sta finalmente entrando in produzione, quasi tre anni dopo l’annuncio.

La board Metro M7 di Adafruit è sulla scena ormai da molto tempo. La società ha svelato per la prima volta il design nel 2020, poco dopo aver annunciato Metro ESP32-S2 con layout ispirato ad Arduino Uno, basato sull’omonimo modulo Wi-Fi di Espressif. Mentre il Metro ESP32-S2 è stato lanciato ed è attualmente disponibile per l’acquisto a 19,95 dollari prima degli sconti sui volumi, il Metro M7 ha impiegato un po’ più di tempo per essere messo in produzione.

 

 

Caratteristiche Tecniche

• Processore NXP iMX RT1011 – Processore ARM Cortex M7 a 500 MHz, con SRAM da 128 KB e USB ad alta velocità.
• Coprocessore WiFi AirLift, con supporto TLS/SSL, molta RAM per i socket, comunicazione tramite SPI e supporto della libreria CircuitPython pronto all’uso per una rapida integrazione wireless.
• 4 MB di QSPI XIP Flash
• Opzioni di alimentazione: jack cilindrico 6-12 V CC o USB tipo C
• Fattore di forma Arduino UNO per la compatibilità con gli shield originali (da verificare – NDR)
• Pulsante di ripristino: fare clic per riavviare, fare doppio clic per accedere al bootloder UF2
• La modalità di avvio passa al bootloader della ROM (potete sempre ricaricare il codice tramite USB se TinyUF2 viene danneggiato in qualche modo)
• Connettore SWD per l’accesso al debug avanzato.
• Interruttore acceso/spento
• Connettore STEMMA QT per dispositivi I2C
• LED di accensione/utente + NeoPixel di stato
• Funziona con CircuitPython
• Dimensioni: 53,2 mm x 72 mm / 2″ x 2,8″
  • Altezza (jack di alimentazione incluso): 14,8 mm / 0,6″
  • Peso: 22,5 g

 

Adafruit Metro M7 è costruito attorno a i.MX RT1011 di NXP, parte della gamma di “unità di microcontrollore crossover” dell’azienda progettata per offrire le prestazioni di un processore di classe applicativa in un design a microcontrollore. Con un singolo core Arm Cortex-M7 in esecuzione a 500 MHz e 128 kB di RAM statica (SRAM), è un chip potente, al quale Adafruit ha abbinato un modulo Espressif ESP32-WROOM-32 come coprocessore Wi-Fi, un concetto che ha soprannominato “AirLift”.

Altrove sulla scheda sono presenti 4 MB di memoria flash quad-SPI (QSPI) con supporto XIP (executive-in-place), una porta USB di tipo C per dati e alimentazione con un jack a barilotto per alimentazione a 6-12 V CC, un reset fisico pulsante più interruttori della modalità di avvio, un connettore Serial Wire Debug (SWD), interruttore di alimentazione e un connettore STEMMA QT per hardware I2C esterno. Gli header dei pin, nel frattempo, utilizzano una nomenclatura e un posizionamento che risulterà immediatamente familiare a chiunque abbia utilizzato un Arduino Uno in passato e dovrebbe offrire una compatibilità almeno parziale con gli shield Arduino Uno.

 

Sebbene l’azienda non abbia ancora confermato una data di lancio e un prezzo, Phillip Torrone di Adafruit ha affermato che il dispositivo “è ormai prossimo a essere disponibile per la spedizione”.  Il consiglio che possiamo darvi, è quello di iscrivervi alla newsletter sul sito di Adafruit, in modo tale da essere avvisati per tempo. Anche qui, non ci stancheremo mai di dirlo: stiamo parlando di una sorta di clone di Arduino UNO, con tutte le conseguenze e le possibili controindicazioni del caso. Nel caso in cui vogliate acquistarlo al fatidico “day one” perché siete tra coloro che lo aspettano da tre anni, sappiate che sarete dei veri e propri pionieri con questa board, quindi mettete in conto notti insonni e più di qualche mal di testa.

 

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