La tastiera Mouseky è solo l’ultimo dei progetti che hanno come protagonista una tastiera meccanica. Sì, perché il mercato delle tastiere sembra non conoscere crisi, grazie alla diffusione di componenti a prezzi accessibili e strumenti di progettazione. Non siamo più costretti a dover mangiare la minestra che le grandi aziende produttrici pensano sia la più buona del momento. Per questo motivo, ci sono molti design di tastiere DIY all’interno della community, che integrano funzionalità non presenti sui modelli di produzione. Uno di questi esempi è la tastiera Mouseky progettata dalla maker Taliyah Huang, che include un mouse integrato, ma non nel modo in cui state pensando.
Esistono molte tastiere che includono mouse (inclusi i modelli di produzione), ma di solito lo fanno con un touch pad, trackball o TrackPoint in stile ThinkPad. Mouseky è un progetto completamente diverso e utilizza una tecnica alquanto bizzarra, che prevede lo spostamento dell’intera tastiera. Questo design “a tastiera divisa” comporta che il device sia essenzialmente tagliato a metà. Sotto la metà destra, c’è un sensore ottico del mouse. Spostando l’intera metà della tastiera, l’utente può manipolare il cursore del mouse. Questo è un concetto davvero allettante, in quanto consente agli utenti esperti di spostare il cursore senza togliere le mani dai tasti. Diverse combinazioni di tasti premuti consentono all’utente di fare clic o scorrere.
Come la maggior parte delle tastiere fai-da-te, Mouseky utilizza switch meccanici (Cherry MX Brown). Come si può notare dalle foto, Taliyah ha cablato tutti gli switch a mano. Il design Mouseky richiede tre schede di sviluppo Sparkfun Pro Micro: una per ciascuna metà della tastiera e una che si collega al computer e funge da ricevitore. Le due tastiere Pro Micro comunicano con il ricevitore Pro Micro tramite moduli radio nRF24L01. L’alimentazione per le metà della tastiera proviene da power bank USB. Invece di provare a progettare un mouse da zero, Taliya ha semplicemente preso i componenti utili da un mouse wireless disponibile in commercio e che ha usato come donatore.
I due chassis che compongono le due parti della tastiera sono stati stampati in 3D optano per dei colori pastello. Purtroppo, nonostante il look accattivante, è proprio qui che si nasconde il problema principale riscontrato dalla maker stesso in fase di test. I due case sono semplicemente troppo spessi e ciò rende scomoda la digitazione per lunghi periodi di tempo. Taliyah rileva anche dolori e affaticamenti al braccio quando si lavora sulle due parti della tastiera, Alla luce di quanto riscontrato dai test, è evidente che l’intero design debba tornare prepotentemente in progettazione, aspetto che sarà senz’altro foriero di mal di testa. Sì, perché a differenza di quello che pensano in tanti, la riduzione del fattore di forma e degli ingombri è un problema assolutamente non banale da risolvere. Non basta limitarsi a utilizzare pacchi batteria sottili e rivedere la dimensione del PCB, perché riducendo le dimensioni si riducono automaticamente gli spazi e si aumenta l’integrazione dei componenti circuitali. Già osservando il video è evidente quanto sia urgente ridurre lo spessore di Mouseky, ma per farlo andranno presi in esame molteplici elementi. Prima di tutto, andrà progettato e costruito un PCB che integri tutti i collegamenti che Taliyah ha fatto a mano.
Speriamo che questa ragazza decida di perfezionare il design di Mouseky, perché pensiamo che il concetto sia buono. L’integrazione del mouse in questo modo avrebbe un reale vantaggio in termini di produttività per quelli che scrivono molto e non amano perdere tempo per spostare le mani su un mouse dedicato. Per tutti gli altri, consigliamo il passaggio a Linux, dove l’utilizzo della riga di comando rende la presenza del mouse un mero accessorio da utilizzare solo in casi realmente particolari.
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