Arduboy è una popolare piattaforma di gioco portatile completamente open source a otto bit. Kevin Bates lo ha creato e, forse, nemmeno lui si immaginava il livello di successo che avrebbe avuto in seguito. Una nuova versione ridotta del dispositivo, chiamata Arduboy Mini, è ora in procinto di entrare in produzione grazie a una campagna Kickstarter.

Siamo abituati al mondo moderno dei videogames, con immagini di grafica all’avanguardia e prestazioni incredibili grazie alle GPU più avanzate. Ma quando si tratta di giochi portatili, la semplicità ha sempre regnato sovrana. Anche ai tempi dei giochi a otto bit, le semplici quattro sfumature (che alcuni chiamano generosamente -ed erroneamente- “colori”) e lo Z80 a bassa potenza del Nintendo Gameboy dominavano il mercato su portatili basate su colori significativamente più avanzati.

 

Sette anni fa, Bates ha presentato Arduboy come prototipo con uno schermo OLED monocolore basato su un microcontrollore ATmega32U4 e un paio di pulsanti. I numerosi progetti basati su Arduino che utilizzano un processore AVR a 8 bit e uno schermo da 128×64 pixel hanno ispirato la parte “Ardu” del nome di Arduboy. La parte “boy”, invece, richiama il leggendario Gameboy che, seppur tecnologicamente limitato, ha spopolato sul mercato fin dalla sua uscita (e, per gli amanti del retrogaming, continua a spopolare).

Poi, un paio d’anni dopo, Bates ha offerto una versione del prodotto finito come campagna Kickstarter. Da allora, per la piattaforma sono stati sviluppati progetti successivi e oltre 300 giochi open source. Nonostante le limitatissime risorse a disposizione, molti di questi giochi hanno una profondità e una raffinatezza sorprendenti. Uno dei progetti successivi di Arduboy è stato Arduboy FX, che ha aggiunto un chip flash esterno (al microcontrollore) con 200 giochi sviluppati dalla comunità di Arduboy precaricati. C’era anche un mod di circuito flessibile con il chip Flash disponibile per i possessori di Arduboy esistenti.

 

 

I lettori più attenti noteranno il cambiamento nel conteggio del software. Questo cambiamento è dovuto al fatto che la community ha sviluppato più giochi e i curatori della ROM hanno trovato altri progetti da aggiungere. Il nuovo Arduboy Mini contiene lo stesso core OLED, un microcontrollore a otto bit e chip flash dell’FX. Tuttavia, il Mini ha raggiunto dimensioni inferiori rimuovendo il case, la batteria e l’altoparlante. Il tutto si riduce a un PCB a due strati con due pulsanti, uno schermo, un paio di circuiti integrati e una porta USB-C. Ci sono cuscinetti per una batteria e un altoparlante forniti dall’utente. È possibile accedere alla porta di programmazione seriale in-circuit (ICSP) dell’ATmega32U4 per un’ulteriore capacità di hacking tramite interfaccia breakout.Sebbene non sia inclusa alcuna batteria con Arduboy Mini, on board è disponibile un circuito di ricarica della batteria. Sebbene non ci sia alcun case, la campagna Kickstarter menziona che le opzioni stampabili in 3D fanno già parte del progetto.

Se non avete mai sentito parlare di Arduboy (male male!), potete dare uno sguardo al sito ufficiale. Non aspettatevi un clone perfetto del Nintendo Game Boy, anche perché il motto della console è “8-bit gaming in your wallet”, quindi è un qualcosa che, tipicamente, vi sta nel portafogli. Non è proprio comodossimo da impugnare, ma è divertente e permette a tutti di sviluppare videogiochi semplici e divertenti. Noi di Moreware ve lo consigliamo senza troppi patemi, anche se occorrono circa 60 euro per portarvi a casa la versione standard. Per quel che riguarda la versione Mini, vi consigliamo di aderire alla campagna Kickstarter soltanto se amate profondamente Arduboy e desiderate collezionarlo in tutte le sue versioni. Utilizzarlo per giocarci, infatti, può rivelarsi un’opzione particolarmente complicata: come potete vedere nella foto che vi abbiamo messo in precedenza, è davvero piccolissimo.

 

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