Davvero pensate che i cyborg insetti siano solo cose da film di fantascienza? Un team di scienziati guidato da ricercatori del RIKEN Cluster for Pioneering Research (CPR) ha messo insieme uno zaino compatto e flessibile per un pacchetto elettronico progettato per trasformare uno scarafaggio vivente in un ibrido cyborg, attingendo energia dalla raccolta solare pur consentendo alla creatura di muoversi liberamente.
“Considerando la deformazione del torace e dell’addome durante la locomozione di base, un sistema elettronico ibrido di elementi rigidi e flessibili nel torace e dispositivi ultra morbidi nell’addome sembra essere un progetto efficace per gli scarafaggi cyborg”, afferma Kenjiro Fujuda, che ha guidato il progetto internazionale. “Inoltre, poiché la deformazione addominale non è esclusiva degli scarafaggi, la nostra strategia può essere adattata ad altri insetti come i coleotteri, o forse anche insetti volanti come le cicale in futuro”.
Il lavoro del team ha visto la creazione di un sistema per il controllo remoto wireless dei segmenti delle gambe di uno scarafaggio del Madagascar, un sistema di batterie ricaricabili che raccoglie l’energia solare per mantenerne la carica e uno zaino in polimero elastico stampato in 3D, modellato sul corpo dello scarafaggio, progettato in modo tale da rimanere aderente alla creatura per più di un mese senza ostacolarne i movimenti sia telecomandati che autodiretti.
“Il modulo a celle solari organiche ultrasottili montato sul corpo raggiunge una potenza di 17,2 mW”, afferma Fukuda del sistema di alimentazione del team, una cella solare organica di 0,004 mm di spessore che carica una batteria montata on board, “che è di oltre 50 volte più grande della potenza erogata dagli attuali dispositivi di raccolta di energia all’avanguardia sugli insetti viventi”.
Non è la prima volta che gli scienziati cercano di combinare creature viventi con un sistema elettronico dotato di telecomando, ed è tipicamente l’umile scarafaggio, che funge da veicolo per le loro creazioni. L’anno scorso un team di ricercatori guidato da membri della Nanyang Technological University ha costruito un sistema informatico completamente funzionante progettato per l’installazione sul dorso di uno scarafaggio del Madagascar; quattro anni fa l’Università del Connecticut ha utilizzato un “neuro controller” con connettività Bluetooth per controllare a distanza un altro scarafaggio.
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