Recensione | Informatica applicata all’archeologia

Esiste oggi una netta separazione tra coloro che usano il computer in maniera appropriata – spesso a un livello molto avanzato – e coloro che si limitano a servirsene come di una macchina da scrivere elettronica. Oggi vedremo in questa recensione come il mondo dell’archeologia e dell’informatica sono più vicini di quanto si pensi.

Il link

  • Titolo: Informatica applicata all’archeologia
  • Autore: Ada Gabucci
  • Lingua: ‎ Italiano
  • Prezzo: 10 euro
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 127 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8843034901
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8843034901
  • Peso articolo ‏ : ‎ 118 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 12.4 x 1.1 x 19.6 cm
L’uso del computer per tanti archeologi è oggi un fatto “dovuto” di cui spesso si ignora la reale utilità, soprattutto per quanto riguarda la registrazione e la conservazione dei dati.
L’autore
Ada Gabucci si è laureata in Archeologia a Trieste e ha sempre svolto la sua attività in Italia, partecipando a numerosi scavi e collaborando con diverse soprintendenze archeologiche. Dal 1993 vive a Torino e si occupa soprattutto di studio e analisi dei reperti, di allestimenti museali, cartografia e di strumenti informatici per l’archeologia. È autrice di diverse biografie di archeologi per il Dizionario Biografico degli Italiani. Tra le altre pubblicazioni: L’antica Roma (Leonardo Arte 2000), Roma antica (Electa 2000) e Roma e il suo impero (Mondadori 2003).
archeologia
Il formato
Lo scopo di queste pagine vorrebbe essere quello di fornire un aiuto a quanti, archeologi e studenti di archeologia, si trovino a disagio in questo panorama e desiderino avvicinarsi ai sistemi di normalizzazione dei dati avendo a disposizione un hardware limitato e poche conoscenze informatiche. È possibile che la lettura astratta del testo non sempre sia facile e scorrevole, ma è probabile che risulti più accessibile provando a mettere in pratica i principi esposti, applicandoli alla documentazione di uno scavo (magari di entità limitata, per cominciare) e avendo davanti un computer dotato di un software adeguato.

Queste pagine non vogliono colmare le grandi lacune e neppure possono insegnare a programmare e a gestire grandi progetti di archiviazione. Lo scopo è soltanto quello di aiutare tutti gli archeologi che ne sentano il bisogno – ma la necessità dovrebbe essere indiscutibile – a utilizzare un’applicazione adatta per organizzare le proprie informazioni in maniera semplice e razionale, ma nello stesso tempo condivisibile e scambiabile, in una piccola banca dati ( o, come si preferisce chiamarla oggi, base di dati).

A chi è diretto

Lo scopo di queste pagine è quello di fornire un aiuto a quanti, archeologi e studenti di archeologia, desiderano avvicinarsi ai sistemi di normalizzazione dei dati avendo a disposizione un hardware limitato e poche conoscenze informatiche.

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Simone Candido è un ragazzo appassionato del mondo tech nella sua totalità. Simone ama immedesimarsi in nuove esperienze, la sua filosofia si basa sulla irrefrenabile voglia di ampliare a 360° le sue conoscenze abbracciando tutti i campi del sapere, in quanto ritiene che il sapere umano sia il connubio perfetto tra cultura umanistica e scientifica.

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