Ubuntu ha rilasciato la versione 22.04 della distribuzione Mate, leggera e ideale per piattaforme embedded e sbc come il nostro Raspberry PI.
Ubuntu MATE è disponibile per Raspberry Pi con immagini separate per armhf (ARMv7 a 32 bit) e arm64 (ARMv8 a 64 bit). E’ stato fatto il possibile per ottimizzare le build per Raspberry Pi senza sacrificare l’intero ambiente desktop fornito da Ubuntu MATE su PC.
Ubuntu MATE per Raspberry Pi fornisce un ambiente desktop completo e familiare che può essere utilizzato per il desktop computing di base. È anche interessante per i produttori e gli hacker di dispositivi che vogliono prendere di mira Ubuntu per i loro progetti. Puoi prototipare dispositivi IoT basati su ARMv7 o ARMv8 homebrew in un comodo ambiente desktop, inclusa la creazione e il test delle app come snap. L’archivio completo di Ubuntu è a tua disposizione.
Per i progetti hobbisti, è possibile restare con Ubuntu MATE per la “distribuzione”. Ma per qualcosa di più professionale, le applicazioni e gli snap prototipati con Ubuntu MATE possono essere utilizzati con Ubuntu Server o Ubuntu Core. Esiste anche un portafoglio di Appliances Ubuntu disponibili per tutte le piattaforme.
Caratteristiche
Le caratteristiche di alto livello di queste immagini sono:
- kernel Ubuntu.
- Prestazioni ottimizzate dal team del kernel di Ubuntu.
- Patch di sicurezza gestite dal team di sicurezza di Ubuntu.
- Il driver VC4/V3D (KMS completo) è abilitato per impostazione predefinita.
- Espansione automatica del filesystem online.
- Ethernet e Wi-Fi (su modelli compatibili)
- Bluetooth (su modelli compatibili)
- Uscita audio tramite jack audio analogico da 3,5 mm o HDMI
- Uscita video tramite Composite o HDMI
- Accesso GPIO tramite GPIO Zero e WiringPi.
- Il supporto per l’avvio USB è disponibile per Ubuntu MATE 20.10 o versioni successive.
- Ridimensionamento automatico del file system al primo avvio.
- La procedura guidata di configurazione del primo avvio guida l’utente attraverso la creazione di un account utente e la configurazione del Wi-Fi.
Occorre una scheda microSD da 8 GB o superiore per adattarsi all’immagine. Il file system si ridimensionerà automaticamente per occupare lo spazio non allocato della scheda microSD.
Caratteristiche aggiuntive
Avvio USB
Ubuntu MATE 20.10 e versioni successive supportano l’avvio USB
Compute Module 4
Se si dispone di un compute module 4 è possibile abilitare le uscite USB2 sulla scheda IO del modulo, supponendo che il modulo di elaborazione sia collegato a tale scheda, rimuovendo il commento dalla riga seguente in /boot/firmware/config.txt.
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#dtoverlay=dwc2,dr_mode=host |
Abilitare l’avvio USB per Raspberry Pi 4
Per abilitare l’avvio della memoria di massa USB su un Raspberry Pi 4, attenersi alla seguente procedura:
Raspberry Pi 4, 3+, 3 e Pi 2 v1.2 con lo stesso SoC BCM2837 del Pi 3, sono in grado di eseguire l’avvio da un’unità USB. Per Pi 2 e 3 occorre prima programmare la modalità di avvio USB, questo non è necessario sul Pi 3+ poiché l’avvio USB è abilitato per impostazione predefinita.
Firmware
La partizione del firmware della GPU è montata in /boot/firmware. I file /boot/firmware/config.txt e /boot/firmware/cmdline.txt contengono rispettivamente la configurazione del sistema e le opzioni della riga di comando del kernel.
SSH
Il server OpenSSH non è installato per impostazione predefinita. Per nstallarlo ed abilitare SSH:
1 |
sudo apt install openssh-server |
Se si installa SSH, è possibile completare l’installazione con sshguard che è altamente ottimizzato e adatto per l’uso su Raspberry Pi per proteggere dagli attacchi di forza bruta contro SSH.
1 |
sudo apt install sshguard |
Reindirizzamento dell’uscita audio
Se si hanno problemi con l’audio, si puo provare a rimuovere il commento dalla seguente riga in /boot/firmware/config.txt:
1 |
#hdmi_drive=2 |
Ciò forza l’uscita HDMI in modalità HDMI anziché DVI, che non supporta l’uscita audio. È inoltre possibile configurare il sistema per l’output su un particolare dispositivo audio.
Alla pagina seguente troveremo la tabella di compatibilità per le diverse versioni di Mate e Raspberry. Si tenga presente che, seppur supportate, le board con meno di 1 GB di memoria RAM non gestiscono al meglio il sistema operativo, impongono pesanti swap alla microSD e tendono a rovinarla prima del tempo. In ogni caso, se si desidera utilizzare una microSD per il boot, è consigliabile attenersi ai modelli più performanti.
Per il download è sufficiente scaricare l’immagine desiderata e caricarla attraverso il PI Imager.
Per i test, infine, il nostro Simone sta provando a fondo il sistema, ve ne parleremo a breve in un prossimo articolo. Restate sintonizzati!
Link utili:
- Raspberry PI 4
- Case Argon One
- Case Argon Neo
- Case CoolerMaster PI Case 40
- Case Flirc
- MicroSDXC Sandisk Extreme 128 GB
- MicroSDXC Kingston Canvas Go!Plus 64 GB
- MicroSDHC Samsung EVO Plus UHS-I 32 GB
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