Mixtile, azienda specialista dell’hardware dedicato all’Internet of Things (IoT), si prepara a lanciare una campagna di crowdfunding per un computer a scheda singola compatto basato su Rockchip RK3588 progettato con un occhio al funzionamento dei cluster: Mixtile Blade 3.

“Pronto all’uso, Mixtile Blade 3 è un computer impilabile che può essere collegato in una configurazione cluster tramite i connettori edge PCIe Gen3 integrati che integrano diverse piattaforme hardware ad alte prestazioni in un fattore di forma ridotto”, afferma la società. “Lavorando insieme, l’hardware fornirà una velocità di rete fino a 20 Gbps e una larghezza di banda della memoria fino a 136 GB/s”.

 

 

Il cuore della scheda è il Rockchip RK3588, un processore a otto core con quattro core Arm Cortex-A76 da 2,4 GHz ad alte prestazioni che operano insieme a quattro core Cortex-A55 da 1,8 GHz a bassa potenza. C’è un’unità di elaborazione neurale (NPU) integrata per accelerare i carichi di lavoro di intelligenza artificiale che offre prestazioni di calcolo di picco di 6 TOPS dichiarate e configurazioni che offrono fino a 32 GB di RAM LPDDR4 e fino a 256 GB di spazio di archiviazione eMMC insieme allo slot di espansione microSD.

Costruita secondo il fattore di forma pico-ITX, la scheda compatta è alimentata da un connettore di alimentazione SATA come ingresso a 12 V e offre una vasta gamma di connettività tra cui uscita HDMI 2.1 a 8k60 e un ingresso HDMI 2.0 a 4k60, un MIPI-DSI con connettore a quattro linee, un connettore edge multifunzione con PCI Express (PCIe) Gen. 3 a quattro linee e SATA 3.0, una presa mini-PCIe con PCIe Gen 2.1 e USB 2.0, due porte USB 3.2 Gen, connettività 1 Type-C con DisplayPort 1.4 e due porte di rete che supportano 2,5 gig-Ethernet.

 

 

È anche presente un’header input/output (GPIO) per uso generico, mostrata come 30 pin nei rendering di pre-produzione dell’azienda ma descritta come 40 pin nella sua documentazione, che offre I2C, USB 2.0, UART, SPI, I2S e CAN connettività per espansione hardware. Il lato software, nel frattempo, è un po’ insolito: la scheda è progettata per eseguire Linux, ma come ospite di un host Android.

“Mixtile Blade 3 esegue una distribuzione ibrida Android e Linux che gestisce Android 12 all’interno di un container Linux grazie al suo prolifico supporto dei driver, semplificando il processo di sviluppo del software”, spiega l’azienda. “L’hardware verrà spedito con un sistema operativo Android 12 precaricato che consentirà agli sviluppatori di sfruttare appieno le funzionalità hardware della scheda”.

Mixtile afferma che la scheda è adatta per una vasta gamma di utilizzi, dall’edge computing nei veicoli autonomi e l’IoT industriale (IIoT) ai cluster ad alta densità energeticamente efficienti che scalano fino a 75 unità con 600 core CPU in uno chassis 2U che richiede 1,5 kW, ma deve ancora rivelare un’informazione chiave: il prezzo. Stando alle ultime tendenze di mercato, complice anche la perenne crisi del microchip, possiamo serenamente aspettarci una cifra almeno a due zeri.

Se siete interessati potete iscrivervi alla campagna di Crowdfunding per essere avvisati quando quest’ultima sarà pubblicata su Crowd Supply.

 

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