Avete un Commodore e lo usate come soprammobile perché non si può più riparare? L’appassionato di computer vintage neozelandese conosciuto con lo pseudonimo di “Monotech” ha lanciato sul mercato uno strumento utile per coloro che lottano per riportare in vita dispositivi basati sulla tecnologia MOS: un convertitore per trasformare un 6502 standard in un quartetto di altri chip molto più rari. Quante volte abbiamo dovuto gettare hardware obsoleto perché un pezzo di ricambio non si trova o, semplicemente, è talmente raro da raggiungere prezzi proibitivi? Da oggi, questo potrebbe accadere molto più raramente.

Il MOS 6502 è uno dei microprocessori più celebri e utilizzati dai costruttori della sua epoca, avendo alimentato dispositivi dal celeberrimo Commodore 64 ai primi computer Apple, ed è ancora in produzione oggi. I suoi compagni di squadra meno noti, tuttavia, non lo sono più da diverso tempo: il 6510/8500 che si trova nel Commodore 64, il 6510T nel floppy drive del Commodore 1551, l’8501/7501 nel Commodore 16, C116 e Plus/4 e l’8502 che sta alla base del Commodore 128.

 

 

“Le ‘CPU’ di cui sopra sono dei 6502 standard con una logica extra inserita all’interno”, osserva Monotech, che ha portato alla creazione di un adattatore per inserire la logica mancante a seconda della tipologia di microprocessore. “Questo dispositivo utilizza una CPU 6502 standard e implementa le funzioni extra utilizzando una logica discreta, senza parti programmabili”.

L’idea è semplice: scegliete il tipo di chip che volete sostituire, saldate i ponticelli che occorrono per configurare la logica esterna, aggiungete un chip 6502 e inserite l’intero assieme nel socket della CPU del dispositivo di destinazione.

Il funzionamento nelle modalità 6510 e 8501 è stato largamente testato e funziona, mentre la modalità 6510T non è stata testata; La modalità 8502 “funziona”, spiega il suo creatore, “ma presenta anomalie grafiche probabilmente dovute a problemi di temporizzazione, quindi dovrebbe essere creata solo se prevedete di aiutarmi nella realizzazione”. Il motivo di questa scelta è presto detto: i tempi per il disegno e la creazione del PCB, i test e tutto ciò che contribuisce all’effettiva realizzazione sono inevitabilmente ingenti. È molto più funzionale dedicarsi a un qualcosa solo quando serve effettivamente, piuttosto che mettersi a fare tutto investendo tempo e risorse “a fondo perduto”.

 

 

Un altro avvertimento arriva per coloro che desiderano utilizzare un’incarnazione più moderna del 6502, piuttosto che parti originali appropriate al periodo. “Potete usare un 65C02 o un W65C02”, spiega Monotech, “ma questo caso non è stato testato e causerà almeno problemi di compatibilità con alcuni software, o non funzionerà nel peggiore dei casi”. Questa è l’ennesima conferma che “making è bello” solo se si sa perfettamente dove si mettono le mani e se si ha il tempo e le risorse per fare ore e ore di test. Diversamente, dovrete avere ben chiaro che vi troverete a percorrere sentieri inesplorati e starà a voi fare tutto il lavoro.

I file KiCad per il progetto sono stati pubblicati su GitHub con una licenza non specificata, mentre le schede in kit e completamente assemblate sono disponibili con o senza 6502 testato sul sito Web di Monotech a partire da 15 dollari.

 

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