L’ingegnere elettrico Dylan Turner ha costruito una tastiera personalizzata in un alloggiamento stampato in 3D, con un solo obiettivo in mente: rendere più facile giocare a giochi di combattimento come la serie Street Fighter senza un joystick.
“Vorrei essere bravo nei giochi di combattimento. Non lo sono. Vorrei poter usare un joystick. Non posso”, spiega Turner dell’ispirazione dietro il Fight Key, la sua interpretazione di un controller concepito per giocare ai titoli picchiaduro grazie a una tastiera. “Quello che POSSO fare è creare.” ha ribadito il maker.
Progettato attorno a un PCB personalizzato e a uno chassis stampato in 3D, Fight Key ospita 14 interruttori meccanici Cherry MX Blue, il tipo di interruttore tattile cliccabile che si trova tipicamente in una tastiera, piuttosto che in un controller di gioco. I tasti sono collocati in una disposizione insolita che imita i joystick del controller da combattimento in stile arcade: un gruppo di tre tasti a sinistra per la direzione e due array di quattro tasti sfalsati a destra per pugni e calci, più un ultimo paio di pulsanti equivalenti a Select e Start.
A guidare la tastiera c’è un Raspberry Pi Pico, con la creazione di Turner che sfrutta la capacità del microcontroller RP2040 di agire come un dispositivo USB Human Interface Device (HID), che appare al sistema host come un input da tastiera standard, che quindi controlla il gioco preferito di Turner: Ultra Street Fighter IV.
L’alloggiamento, nel frattempo, è diviso in sezioni per facilitare la stampa su una stampante 3D di piccolo formato: una base in due parti, una copertura in due parti con spazi vuoti per i cappucci dei tasti montati sulla parte superiore di ciascun interruttore e un top completo di marchio “Fight Key”.
Turner ha pubblicato il design del PCB, il firmware Raspberry Pi Pico e il design dello chassis 3D per Fight Key su GitHub con una licenza open source non specificata.
A livello di esperienza di making e realizzazione è senz’altro un progetto interessante che merita di essere seguito e realizzato. Permette di lavorare bene con il Raspberry Pi e di costruire da zero un case mediante stampante 3D. Discorso diverso, invece, se si parla di ergonomia e di dispositivo gaming-oriented. Guardandolo bene, si tratta di una periferica ibrida che prende tasti e fattore di forma di una normale scheda meccanica e ricalca poi la disposizione dei tasti di un arcade stick. Se volete addentrarvi nel mondo di queste periferiche e volete farvi tutto in casa, prendetelo in seria considerazione. Un ultimo consiglio: state lontani da tasti meccanici dal valore troppo basso, perché oltre che essere difettosi sono molto più rumorosi del normale e rischierebbero alla lunga di darvi fastidio.
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