Il quinto capitolo della road map che ci porterà alla realizzazione del cabinato arcade basato su Raspberry Pi, prevede l’analisi e la spiegazione inerente alla scelta del display. In commercio ci sono ormai miliardi di display LCD dalle dimensioni più disparate, ma quello che cerchiamo per questo tipo di progetto è un prodotto che abbia, nativamente, l’Aspect Ratio (Rapporto d’aspetto – NDR) di 4:3. Molte volte abbiamo sentito parlare di questi numeri, come ad esempio 14:9, 16:9 etc. Ma di cosa si tratta, in sostanza?
Con “Rapporto d’Aspetto” si intende il rapporto che c’è tra la larghezza e l’altezza di un’immagine o, generalmente, di un rettangolo. Si tratta, quindi, di una proporzione vera e propria.
L’immagine sottostante potrebbe disorientare, ma analizziamola insieme:
Non avete mai visto niente del genere vero? Tutt’altro, se lo pensate, vi sbagliate di grosso. I vari colori indicano le cinque proporzioni di uso comune comparate fra di loro, inscritte nella misura della diagonale dello schermo (cerchio nero). I due rettangoli più bassi e larghi (2,39:1, in viola, e 1,85:1, in giallo) rappresentano due aspect ratio molto comuni in ambito cinematografico. Volendo tornare a situazioni più vicine a noi, il rettangolo blu corrisponde al 16:9 ed è lo standard dei formati televisivi ad alta definizione che siamo abituati ad avere ora. Il rettangolo verde (3:2) rappresenta un comunissimo formato fotografico, mentre il rettangolo rosso rappresenta il formato 4:3, usato sia in fotografia che nella televisione a definizione standard. Ed è lui il nostro prescelto!
Fino all’avvento dei televisori digitali (plasma, LCD, Led, ecc.) il rapporto 4:3 (1,33) è stato impiegato fin dalle origini in televisione e nei monitor per computer CRT. Deriva dal formato adottato per la pellicola cinematografica dopo l’avvento del cinema sonoro, standardizzato dalla AMPAS nel 1927. Il Quattro terzi è universalmente riconosciuto come il rapporto d’aspetto dello Standard Definition Television (SDTV). Capito questo, è facile comprendere il motivo per cui abbiamo preferito fare questa scelta: le vecchie console, infatti, hanno quasi tutte un output grafico basato sul rapporto 4:3. È ovviamente possibile utilizzare display concepiti per il 16:9, ma questo causa essenzialmente due problemi:
- In modalità “Full Screen”, l’immagine viene “stretchata”.
- In modalità 4:3, ai lati della schermata compaiono due bande nere (Pillar Box Effect).
Il Pillarboxing è l’equivalente verticale del letterboxing ed è talvolta chiamato “reverse letterboxing”. Il suo nome deriva dalla sua somiglianza con le cassette postali in stile pillar box utilizzate nel Regno Unito e nel Commonwealth delle Nazioni. L’equivalente a quattro direzioni è chiamato “window boxing”, quando la programmazione è sia letterbox che pillarbox.
Sì, perché con la sempre maggiore diffusione degli apparecchi televisivi, a partire dagli anni cinquanta, vengono definiti una serie di formati panoramici adottati dall’industria cinematografica allo scopo di aumentare la spettacolarità delle immagini. Il quattro terzi viene talvolta espresso come «12:9» per un raffronto diretto con il formato 16:9. Nel caso di un segnale 4:3 visualizzato su un televisore 16:9, la resa corretta delle dimensioni comporta l’aggiunta di bande laterali nere. Se pensate che il problema possa essere in parte “mascherato” attivando modalità a schermo intero, sappiate che il risultato è il seguente:
A onore del vero, per un occhio poco allenato o “profano”, potrebbe anche essere accettabile. Per qualcuno abbastanza grandicello da aver visto qualche volta girare un vecchio videogame, tuttavia, qualcosa non torna, mentre per un appassionato ce n’è abbastanza da spegnere tutto e andarsene. Beh, se ancora non capite il motivo e non riuscite a simpatizzare con chi è perplesso o chi se n’è già andato, sappiate che le corrette proporzioni di Super Mario Bros. sono queste:
Vi abbiamo fatto lo zoom sull’immagine per farvi capire cosa guardare esattamente. Nell’immagine precedente, il full screen ha letteralmente allungato le forme: i quadrati sono diventati rettangoli e i personaggi sullo schermo sembrano stati messi dentro una pressa idraulica. Tutto questo potrebbe essere accettabile per le classiche retro-machine cinesi scadenti, ma non per noi di Moreware. Per questo motivo, dopo averne provati diversi, abbiamo scelto il display HDMI 10″ LCD Screen Kit (1024×768) di Pimoroni.
Questo pannello ha ottimi angoli di visualizzazione e il rapporto di aspetto 4:3 è perfetto per il retrogaming. Viene fornito con la scheda driver del display HDMI>LVDS di alta qualità per pilotare il pannello, con alcune caratteristiche particolari come la capacità di interrompere l’audio I2S o di aggiungere i pulsanti per controllare il display e navigare nei menu .
Basta fornire alla scheda del driver display un’alimentazione 5V / 1A di buona qualità tramite un cavo micro-USB o un alimentatore. Vediamo quindi il prodotto più da vicino:
Caratteristiche del Display
- Risoluzione 1024×768
- Ampio display con angolo di visione
- Luminosità: 300 cd/m2 (nidi)
- Dimensioni esterne: 210,16×164,25×2,85 mm
- Area dello schermo attiva: 196,61×147,46 mm
- Peso: 238 g
Caratteristiche Tecniche Scheda Driver
- Scheda driver display Pimoroni (HDMI>LVDS)
- Tastiera e luminosità, contrasto e saturazione della retroilluminazione controllabili
- Ingresso HDMI
- Alimentazione: 5V / 1A
- Dimensioni scheda driver: 65×56.5×8.5mm
- Display lunghezza cavo a nastro: 50 mm
- Dimensioni tastiera: 56×13,5×4,25 mm
- Lunghezza del cavo ribbon della board dei comandi: 20 cm
Questo aspect ratio va benissimo per tutte le console uscite fino alla PlayStation One, che è esattamente il modello di console dove ci fermeremo con le nostre prove, anche perché per console più potenti come PlayStation 2, l’hardware del Raspberry Pi 4 non è sufficiente per ottenere risultati soddisfacenti.
Join our groups onTelegram…