SolidRun ha annunciato il lancio di una nuova famiglia system-on-module (SOM) basata sulla famiglia di processori AM64x di Texas Instruments, che offre fino a due core Arm Cortex-A53, quattro core Cortex-R5F e un core Cortex-M4F: l’ideale, afferma la società, per l’Internet of Things industriale (IIoT) e le applicazioni di robotica.
“L’ automazione industriale, la robotica, gli impianti smart e altro ancora richiedono potenti capacità di elaborazione delle applicazioni, nonché comunicazioni robuste e in tempo reale per un controllo preciso della macchina”, afferma Atai Ziv, PhD e amministratore delegato di SolidRun. “Finora, nessuna singola soluzione poteva fare tutto. La nostra famiglia di SOM basati su AM64x ottimizza le specifiche hardware e consente agli sviluppatori di progettare rapidamente dispositivi edge compatti, precisi e connessi con soluzioni di rete industriale per IoT e automazione di prossima generazione”.
Gli stessi SOM sono costruiti attorno al system-on-chip AM64x di Texas Instruments, che può essere configurato con un massimo di due core Arm Cortex-A53 di classe applicativa, quattro core Cortex-R5F in tempo reale e un core Cortex-M4F isolato progettato agire come controllore di watchdog. A questo, SolidRun ha aggiunto fino a 1 GB di memoria DDR4 e 8 GB di memoria eMMC, un microcontrollore radio TI CC1312 sub-gigahertz opzionale e fino a tre transceiver a livello fisico Gigabit Ethernet.
Altre caratteristiche della scheda includono il supporto per Time-Sensitive Networking (TSN), connettività PCI Express e USB 3.0 ad alta velocità e una gamma di altre opzioni di connettività tra cui UART, I2C, CAN bus e convertitori analogico-digitale (ADC). Il SoC AM64x è dotato di funzionalità avanzate come il sottosistema MCU integrato lockstep e librerie diagnostiche, ECC in linea, core Cortex-M4 isolato con le sue periferiche integrate in grado di funzionare indipendentemente dal SoC, avvio sicuro con root of trust imposto dall’hardware e molto altro per consentire la gestione e il pieno controllo di applicazioni critiche.
Per accompagnare i nuovi SOM, SolidRun ha progettato due schede carrier: Hummingboard-T AM64X Base e AM64X Pro. I carrier includono un header GPIO (General-Purpose Input/Output) facilmente accessibile e breakout per USB 3.0, CAN-FD, RS485, RS232, tre porte Gigabit Ethernet con due supporti TSN, EtherCAT, PROFINET e EtherNET/IP tramite il PRU del SOC e Cat. opzionale. 4 LTE con slot SIM integrato, più uno slot M.2 per l’espansione e supporto per scheda SD per l’archiviazione. Tutto molto utile a livello di gestione di un impianto automatizzato, ma per qualsiasi altro utilizzo, la maggior parte di queste funzionalità sarebbe del tutto inutile.
Ovviamente, abbiamo scelto di produrre un editoriale su questa tipologia di board perché, alcuni di voi, ci hanno chiesto quali fossero le board espressamente concepite per un utilizzo “Industrial Oriented” ad alte prestazioni. Ce ne sono anche altre, tuttavia, per un ambito semplicemente “making”, vi consigliamo di non andare a infilarvi all’interno di questa tipologia di prodotti. Come facilmente deducibile dall’editoriale stesso, non si tratta di board “singole” ma di veri e propri ecosistemi concepiti per funzionare in sinergia. D’altra parte, stiamo parlando di dispositivi rivolti a una clientela che necessita di controllare non un robot o un progettino amatoriale, ma intere aziende completamente automatizzate. Il fatto è che nulla di tutto questo ha una dimensione hobbystica, soprattutto a livello software. SolidRun mette a disposizione tutto quello che occorre a livello di librerie, ma ogni azienda ha un reparto Ricerca e Sviluppo che aggiorna continuamente il sistema con funzionalità espressamente concepite per un determinato utilizzo. Sono oggetti bellissimi e anche molto performanti ma… a meno che non abbiate un’azienda, lasciate perdere.
Maggiori dettagli sulle schede sono disponibili sul sito Web SolidRun, ma il prezzo è disponibile solo su richiesta.