Radxa Zero SBC è pronto a rivaleggiare con il Raspberry Pi Zero nel mercato degli SBC a fattore di forma ridotto.
Il team di Radxa, noto per i suoi SBC Rock Pi, ha annunciato lo sviluppo di un nuovo SBC noto come Radxa Zero SBC, che sembra un Raspberry Pi Zero ma dispone del quadruplo dei core della CPU, il doppio della velocità di clock e fino a quattro volte in più di memoria RAM. Il modello base sarà venduto a soli 15 dollari. Radxa Zero sarà caratterizzato da un processore quad-core Cortex-A53 Amlogic S905Y2 in grado di raggiungere velocità fino a 2.0 GHz. Per la grafica, si basa su una GPU Arm Mali-G31 MP2.
L’SBC viene fornito in diverse specifiche: il modello più semplice offre 512 MB di LPDDR4 e un modulo wireless AP6212 (con supporto Wi-Fi 4 e Bluetooth 4). Il prossimo ha 1 GB di RAM e costa 5 dollari più della versione base (20 dollari).Le prossime due edizioni utilizzano un modulo wireless AP6256 con supporto Wi-Fi 5. Sono disponibili in opzioni da 2 GB (con 8 GB di flash eMMC) o 4 GB (con 16 GB di flash eMMC), con un prezzo che sale fino a 45 dollari. Se confrontiamo Radxa Zero SBC con Raspberry Pi Zero, che ha una CPU single-core da 1 GHz e solo 512 MB di RAM, il confronto sembrerebbe decisamente scontato, ma c’è il rovescio della medaglia. Il Pi Zero W, che ha il Wi-Fi 4 integrato, costa infatti soltanto 10 dollari. Secondo poi, il Pi Zero è supportato da un’enorme community e da un ecosistema di prodotti compatibili, cosa che Radxa Zero e tutti gli altri cloni di Pi non possono garantire.
Il Radxa Zero SBC ha un paio di altri vantaggi rispetto al Pi Zero: ha due porte USB-C, una delle quali è USB 3.0, che è migliore delle doppie porte micro USB sul Pi. Invece di una porta mini HDMI, ha una porta micro HDMI che supporta fino a 4K, 60 Hz. Tuttavia, non dispone di una porta per fotocamera CSI per l’utilizzo dei moduli Raspberry Pi Camera.
La board eseguirà Android e forse alcuni altri sistemi operativi ma non il sistema operativo Raspberry Pi, il che lo pone automaticamente in una posizione di enorme svantaggio. Con 40 pin GPIO, potrebbe funzionare con i migliori HAT Raspberry Pi, ma qualcuno dovrebbe scrivere il software per farli funzionare e, a meno che non vendano molte unità, sarà difficile ottenere quel tipo di supporto.
Perché Moreware ha deciso di scrivere questo articolo? Perché, come abbiamo già detto ampiamente, non tutto il mondo dei cloni luccica. Anzi, molto spesso si rischia di prendere abbagli clamorosi. A cosa serve una potenza così elevata, se poi le incompatibilità la fanno da padrone e la community è praticamente assente? Ve lo diciamo noi: a niente. Il mondo del making e dello sviluppo elettronico non è e non sarà mai un mero esercizio di stile. Quando si effettuano valutazioni preliminari, infatti, soffermarsi solo e unicamente sulle caratteristiche tecniche di una board è il peggior approccio possibile. Non stiamo dicendo che Radxa Zero sia un prodotto da evitare assolutamente, ma dovete tenere ben presente che, almeno all’inizio, molte delle cose che riuscirebbero facilmente con un Raspberry Pi Zero, vi saranno precluse.