Apple ha introdotto il 10 Novembre 2020 in una conferenza stampa il nuovo processore M1 da alcune caratteristiche sicuramente affascinanti. Si tratta di un SoC, un microprocessore con praticamente tutto il sistema integrato (Tutti i Qualcomm Snapdragon che avete nei vostri dispositivi sono dei processori System on a Chip) basato su un architettura a 5nm (il chè è davvero eccezionale) con 16 miliardi di transistor.
Parlando strettamente della CPU si può dire che è composta da 8 Core suddivisi in 4 Core ad alte prestazioni e 4 Core a risparmio energetico. Quello che non si riesce a capire dalle informazioni date è se durante carichi di lavoro pesanti vengano utilizzati tutti i core oppure solo i migliori quattro. Probabilmente simile al funzionamento di Big Little di cui abbiamo parlato qui.
Su CPU Monkey sono presenti i risultati del famoso benchmark Cinebench, nella sua ultima versione Cinebench R23, la quale supporta anche la CPU Apple M1 per l’appunto. I risultati, da prendere con le pinze sembrerebbero davvero strabilianti considerando che stiamo parlando di un SoC con una frequenza base di 3.2GHz (almeno da quanto è possibile vedere sullo stesso sito).
I risultati del multicore non deludono in quanto si avvicinano spaventosamente alle prestazioni di un AMD Ryzen 5 2600X con 6 core e 12 threads.
Prima di passare ai dati della scheda video però vorrei specificare che si tratta comunque di sistema operativo Apple, perciò i punteggi potrebbero variare rispetto ai risultati ottenuti su Windows 10.
Inoltre tramite il software Rosetta 2 è possibile avviare programmi x86.
La GPU non scherza nemmeno con i suoi 8 Core, infatti ha la possibilità di ricoprire 25000 threads.
Qui un confronto sullo stesso sistema operativo sembrerebbe avere prestazioni simili ad una Nvidia GTX 1050 o ad una AMD RX560, il chè può non sembrare molto, ma in realtà se si pensa che stiamo parlando di una iGPU cambia tutto! Si potrebbe persino giocare in modo dignitoso!
Inoltre ha integrato al suo interno un processore dedicato al machine learning che ha lo scopo di velocizzare decisamente i processi che sfruttano la potenza video.
Il tutto ad un consumo davvero irrisorio se si pensa che si tratta di un processore da circa 20W di potenza! Il chè permette ad un banale MacBook Air fino a 15 ore di durata durante un utilizzo browser e di 18 ore di riproduzione video (stime che potete trovare direttamente sul sito ufficiale Apple). Insomma, senza avere ancora dei dati davvero significativi sembra che Apple anche questa volta abbia fatto decisamente un bel lavoro! Cosa ne pensate? Fatecelo sapere e se l’articolo vi ha incuriosito continuate a seguirci per ulteriori notizie!