NVIDIA ha deciso di fare un investimento importante che potrebbe avere dei risvolti nella vita di tutti i giorni. Tramite un accordo ha stipulato con Soft Bank, una holding finanziaria l’acquisizione di ARM per circa 40 miliardi di dollari. NVIDIA pagherà 21.5 miliardi in azioni, 10 miliardi in contanti e 2 miliardi in assegni alla firma. Inoltre Soft Bank potrà ricevere fino a 5 miliardi e i dipendenti di ARM 1.5 milardi in azioni.
Le due aziende potranno diventare complementari in quanto entrambe hanno la necessità delle conoscenze dell’altro. NVIDIA infatti vorrebbe costruire un supercomputer con GPU NVIDIA e CPU ARM. (Ricordiamoci che ARM è un’azienda importantissima nel settore informatico, è una delle più grandi aziende che progettano microprocessori, ed infatti come ben saprete parliamo di un tipo di architettura).
Hermann Hauser, co-fondatore di ARM però non è soddisfatto di quest’accordo in quanto crede che una volta che ARM sarà assorbita le decisioni non verranno più prese dall’azienda stessa ma bensì dalla casa bianca in quanto NVIDIA è un azienda americana e Trump attua spesso una politica protezionistica, che come già successo in passato ha creato danni ingenti a diverse industrie multinazionali. Per questo motivo Hauser ha deciso di scrivere direttamente a Boris Johnson, primo ministro del regno unito chiedendo di mettere i bastoni tra le ruote all’accordo.
NVIDIA dalla sua si è difesa assicurando che ARM continuerà il suo lavoro con le sue licenze open, mantenendo anche la neutralità con i competitor di NVIDIA. Inoltre il nome dell’azienda rimarrà tale come anche le politiche che hanno reso famoso il marchio, e per una migliore collaborazione NVIDIA espanderà la sua base anche a Cambridge. La proprietà intellettuale di ARM rimarrà in UK.
Cosa potrebbe variare nella pratica? Riflettiamoci un attimo.
NVIDIA è sicuramente l’azienda di maggior successo in ambito GPU in questo momento. Con le sue conoscenze i microprocessori basati su ARM potrebbero migliorare nettamente in ambito video, portando il gaming e soprattutto il workload a livelli davvero eccezionali anche banalmente su uno smartphone. D’altra parte NVIDIA potrà approfittare delle conoscenze di ARM per costruire chip che sfruttano a dovere l’intelligenza artificiale, che sappiamo bene più ora che mai NVIDIA ha grandi progetti in merito.
QUI potrete trovare più informazioni in merito all’ultima conferenza dell’azienda.
Gli unici dubbi che possiamo avere è sul fatto che non sappiamo se NVIDIA manterrà la parola o in USA metteranno nuovamente dei limiti che provocheranno un rallentamento del progresso tecnologico.
Cosa ne pensate? Da che parte state? Fatecelo sapere e continuate a seguirci per ulteriori approfondimenti!