Progredire a livello tecnico è difficile se non si lavora sul giusto approccio mentale. Tecnica e Mentalità sono due concetti apparentemente scissi, ma che in realtà sono ugualmente fondamentali se si vogliono raggiungere grandi risultati.
In questo periodo di forzata quarantena, tendiamo per forza di cose a passare più tempo davanti al computer e, almeno nel nostro ambito, a guardare inevitabilmente cosa viene fatto dai colleghi e a farsi venire mille idee su come portare avanti i nostri progetti in corso, aggiungendo sempre novità alle nostre “to-do list“. Parlando con molti di voi e osservando le nuove tendenze in fatto di making hardware o sofware, ci capita di ascoltare ragazzi spesso molto giovani che si caricano di aspettative e pressioni del tutto dannose per loro stessi e per la loro creatività. Se da un lato il valore delle community è di importanza assoluta per migliorare, è altrettanto vero che non bisogna mai perdere di vista l’elemento fondamentale, ovvero “Noi stessi”. La tendenza a guardare sempre avanti, osservando spesso quelli più bravi e affermati di noi, è un ottimo modo per misurarci e vedere a che punto siamo, ma è comunque un’operazione che va fatta con criterio, altrimenti subentra la frustrazione e la tendenza ad abbandonare i progetti per paura di risultare “banali” o magari poco attraenti sui social o all’interno della community stessa. Eccovi quindi qualche consiglio da parte nostra, che possa aiutarvi a rimanere focalizzati su ciò che siete e non su cosa vorreste essere. Non dimenticatevi mai che coloro che state guardando dal basso, un tempo erano come voi e solo con il tempo sono riusciti ad affermarsi come esperti del settore.
Come detto nell’introduzione, mettersi a confronto e guardare troppo ciò che quelli più bravi hanno fatto o stanno facendo, è assolutamente utile ma può diventare frustrante. Lavorate su voi stessi, coi mezzi che avete e stabilite una tabella di marcia sostenibile in base al vostro tempo e alle vostre capacità. Molto spesso, la soluzione al problema che vi attanaglia da giorni o settimane è sotto i vostri occhi, ma la negatività della quale vi siete caricati con aspettative e obiettivi non alla vostra portata la sta letteralmente oscurando. Rimanete concentrati sul vostro lavoro, iniziate con progetti semplici e in poco tempo vi ritroverete a complicarli in maniera del tutto naturale. La mentalità giusta in questo caso è quella che vi porta a paragonarvi a.. Voi stessi. Com’ero ieri? Com’ero a livello tecnico quando ho iniziato? Al centro delle vostre analisi dovete sempre mettere la vostra persona. Un motto? Better than yesterday!
Sembra il concetto più banale, tuttavia è la strada meno percorsa da coloro che si avvicinano non solo a questo mondo, ma a qualsivoglia disciplina. Qualsiasi progetto, dal più elementare al più complesso, è basato sulle stesse leggi fisiche, sulle formule fondamentali dell’elettrotecnica e sulla teoria dei circuiti. Sono materie molto ostiche che vanno studiate molto bene, altrimenti i problemi rischiano di diventare insormontabili e subentra la frustrazione. Invece di spendere molti soldi in kit e componenti, iniziate da un buon libro che tratti questi argomenti, preferibilmente corredato da un eserciziario. Più ore passate a rafforzare i vostri fondamentali, più facilmente riuscirete a realizzare le varie idee che vi vengono in mente. Avete mai pensato a quanta soddisfazione dia parlare di un argomento in cui siete preparati? Ecco, questo livello si raggiunge solo studiando e applicandosi continuamente, parlare per sentito dire è la cosa più deleteria che ci sia. In questo caso la tecnica migliora grazie alla mentalità giusta nel continuare ad esercitarsi e ad applicare i concetti base.
Siate realisti. Se avete iniziato da poco, meglio evitare di imbarcarsi in progetti che magari non sono complicati in sé per sé, ma non sono alla vostra portata. Fare un passo indietro per poi farne due in avanti aiuta tantissimo sia ad avere consapevolezza nei vostri mezzi, sia a rendervi una persona credibile agli occhi di chi vi ascolta o vede i vostri lavori. Un progetto ben concepito e ben realizzato, vi darà molta più soddisfazione rispetto a dieci progetti iniziati o conclusi solo in parte, mal funzionanti e non ottimizzati. La mentalità che vi fa “volare bassi” consente alla vostra tecnica progettuale di affinarsi, un progetto semplice e alla vostra portata consente di applicarla molto di più rispetto a dieci progetti solo abbozzati e mai finiti. Un progetto che non viene finito, è un progetto che non verrà mai testato nel suo funzionamento e, automaticamente, non vi verranno mai in mente eventuali migliorie da apportare. Assicuratevi sempre di poter finire ciò che iniziate.
Continuare a procrastinare serve solo a darvi la consapevolezza che avete tantissime cose da fare e, inevitabilmente, molto poco tempo per farle. Idealmente, dedicatevi ad un progetto alla volta e iniziatene un altro solo quando il progetto in corso sarà ultimato. Iniziare dieci cose e rimandarle continuamente non vi farà arrivare a conclusione alcuna, a tutto svantaggio della vostra sicurezza in voi stessi. La mentalità che porta a procrastinare, impedisce alla conoscenza tecnica di evolversi e mettersi costantemente alla prova.
Se un progetto non funziona o non riuscite a fare qualcosa, dipende solo e unicamente da voi. Forse vi sfugge un dettaglio o forse non siete abbastanza preparati per mettere tutto insieme nella giusta direzione. Dare colpe ad altri o considerare semplicemente “troppo difficile” un qualcosa, non è la scelta corretta. Copiare il lavoro di un altro o limitarvi ad analizzarlo, non vuol dire che sappiate necessariamente farlo anche voi. Molte persone ci scrivono dicendo “Quando lo vedo fatto da altri lo capisco, se devo farlo io no”. Ecco, in questo caso vuol dire che, semplicemente, non siete ancora in grado di farlo. Studiate, aumentate le vostre capacità e vi renderete conto da soli che, ciò che oggi è “troppo difficile” domani diventerà “semplice“. Non è quel determinato progetto ad essersi semplificato, siete voi che avete gli strumenti per affrontarlo. In questo caso la mentalità giusta vi permetterà di rendervi conto in quale aree della vostra tecnica progettuale occorra lavorare.