Il saldatore a penna è l’elemento fondamentale dell’attrezzatura di ogni maker, sia che voi siate degli hobbisti, sia che voi siate ad un livello superiore o dei veri e propri professionisti. Il mercato offre un ventaglio talmente ampio di opzioni e configurazioni, che il rischio di generare confusione specialmente nei principianti è decisamente elevato. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza su questo tipo di utensile, al fine di poter arrivare al miglior acquisto possibile per soddisfare ogni vostra esigenza.
Tipologie di saldatore a penna
- Saldatore a penna semplice: è la tipologia più diffusa tra i principianti e molti maker professionisti lo hanno avuto (e tutt’ora lo hanno nelle loro cassette degli attrezzi); è sufficiente collegare la presa al muro e aspettare che entri in temperatura. Non ha alcun tipo di regolazione o base di appoggio.
- Saldatore a penna semplice con regolatore di temperatura: saliamo appena di livello, oltre al semplice cavo da attaccare alla corrente, è possibile regolare la temperatura con l’apposito selettore (può essere digitale o analogico).
- Stazione saldante: è composta di due parti: la base e il saldatore. La base contiene il poggia saldatore, la spugnetta per la pulizia (o paglietta) e il regolatore di temperatura.
Caratteristiche Fondamentali
- Wattaggio: è la prima caratteristica da controllare. Nell’elettronica non è consigliabile stare sotto i 30W di potenza. Saldatori con potenza inferiore sono molto lenti ad entrare in temperatura e sono molto incostanti nel mantenere la temperatura ideale con la quale si salda correttamente. Un saldatore poco potente è il principale indiziato per quanto riguarda il problema delle “saldature fredde“, oltre ovviamente all’inesperienza del maker.
- Regolatore di temperatura: è una caratteristica importante perché non tutti i lavori di saldatura possono essere effettuati alla stessa temperatura.
- Ricambistica: un buon saldatore a penna deve avere la possibilità di sostituire le testine, le quali possono essere di diversi spessori o forme. Alcune marche di saldatori economici richiedono solo ed esclusivamente testine della medesima marca, che si rivelano spesso molto costose in relazione al prezzo del saldatore stesso.
- Supporto per saldatore: accessorio fondamentale, poiché un saldatore caldo lasciato incustodito può rivelarsi pericolosissimo. Se non volete optare per una stazione saldante, il supporto per saldatore è un accessorio fondamentale. La testina infatti raggiunge temperature di 300/400°, più che sufficienti per bruciare il piano su cui state lavorando, rovinare qualsiasi cosa entri in contatto con essa o ustionare la pelle, specialmente se in casa ci sono bambini o persone poco avvezze a certi utensili. Risparmiare pochi euro e rischiare una gita al pronto soccorso o al mobilificio di fiducia per sostituire il tavolo del soggiorno irrimediabilmente rovinato, non gioverà nè all’ambiente familiare nè al vostro conto in banca (ma potrebbe giovare al vostro avvocato divorzista). ATTENZIONE: On line o nei negozi di elettronica potete trovare dei kit che comprendono ad esempio il supporto per il saldatore e la pompetta aspira stagno: il consiglio è quello di evitare certe trovate puramente commerciali, perché sebbene il supporto sia un oggetto statico e quindi poco costoso già dal principio, il discorso per la pompetta aspira stagno è molto diverso e richiede una certa qualità costruttiva per funzionare a dovere. Se lo stantuffo è mal realizzato, la pompetta funzionerà male e sarete costretti a cambiarla.
- Budget: nota dolente, messa per ultima ma non meno importante. Se vi state chiedendo quanto sia il famigerato “Meno possibile” da spendere, la risposta è: dipende. Se siete hobbisti che saldano ogni volta che cambia il Sindaco a Città del Vaticano, potreste cavarvela anche con una decina di euro. Se la frequenza delle saldature aumenta però, il prezzo per un saldatore a penna sale fino ad arrivare a passare agevolmente i 100 euro.
ATTENZIONE: risparmiare su un utensile fondamentale come il saldatore a penna, è una pessima scelta della quale vi pentirete molto presto. I saldatori economici sono spesso scomodi da tenere in mano e hanno il cavo corto che vi costringe a usare una prolunga che finisce inevitabilmente per creare confusione sul piano di lavoro. Oltre a questo scaldano poco, non mantengono la temperatura e, ammesso che si possano sostituire, le testine costano quanto il saldatore nuovo. Non siate “cheap” sull’acquisto di un dispositivo che, se di buona fattura e trattato bene, vi durerà una vita. Se siete all’inizio della vostra esperienza di maker e siete “low budget“, mettete il saldatore a penna al primo posto tra gli acquisti da fare e preparatevi a spendere almeno 50/70 euro. Zino Davidoff diceva “Fumate di meno, ma meglio e più a lungo, fatene un culto, una filosofia” e qui vale la stessa cosa: comprate utensili buoni e imparate ad utilizzarli correttamente per fare in modo che durino più a lungo. Il risparmio è alla distanza, non nell’immediato.
Di seguito elenchiamo cinque alternative all’acquisto in base alle varie tipologie di saldatore a penna
- Saldatore a penna semplice: TABIGER Professionale
- Saldatore a penna semplice con regolatore di temperatura: Preciva Professionale
- Stazione saldante economica: Fixpoint
- Stazione saldante fascia media: Stazione saldante digitale temperatura controllata
- Stazione saldante fascia alta: Weller