Amazon AWS ha lanciato lo scorso anno la prima generazione (A1) di istanze EC2 basate su hardware Arm Graviton. Da allora sono state richieste ed utilizzate letteralmente migliaia di diverse configurazioni su differenti tipologie di workload, comprendenti conatainerizzazioni di microservizi, web servers e data/log processing.
Tanto le comunità di Operating System Vendors (OSV) quanto gli Independent Software Vendor (ISV) hanno deciso di riconsocere la validità ed utilizzare immediatamente l’architettura Arm e le istanze A1. Amazon ha reso disponibili a questo scopo numerose distribuzioni, tra cui Amazon Linux 2, Ubuntu, Red Hat, SUSE, Fedora, Debian, e FreeBSD.
Sono inoltre disponibili tre differenti servizi di container (Docker, Amazon ECS, ed Amazon Elastic Kubernetes Service), diversi system agents, e numerosissimi tool di sviluppo, come AWS Developer Tools, Jenkins, ed altri.
Il feedback ricevuto in seguito all’utilizzo di tali istanze ha portato Amazon a presentare server basati su processori Arm anche per carichi decisamente più pesanti a livello di uso di processore e sfruttamento della memoria.
Graviton2
A seguito del successo ottenuto, in Amazon si stanno preparando alla nuova generazione di istanze EC2 basate su Arm. Ci troviamo di fronte ad istanze create su AWS Nitro System e alimentate dal nuovo processore Graviton2. Si tratta di un progetto specifico customizzato AWS, costruito attorno ad un processo produttivo che utilizza la tecnologia a 7 nm (nanometri). Il nuovo sistema è basato su cores a 64 bit Arm Neoverse (di cui Moreware si occuperà tra breve), in grado di offrire un performance boost pari a 7 volte rispetto alle istanze A1, compreso un raddoppio prestazionale delle prestazioni in virgola mobile. Canali di memoria addizionali e cache raddoppiate per ciascun core accelerano di cinque volte la velocità di accesso alla memoria.
Ciascuna di queste migliorie prestazionali consente di garantire alle nuove istanze un significativo beneficio in performance rispetto alle precedenti istanze EC2 (M5, C5, R5).
DI seguito un prospetto fornito da Amazon e relativo agli incrementi prestazionali per-vCPU rispetto alle istanze M5:
- HTTPS load balancing con Nginx: +24%
- Memcached: +43% performance, a latenza minore
- X.264 video encoding: +26%
- EDA simulation con Cadence Xcellium: +54%
Partendo da tali risultati, Amazon ha quindi annunciato che utilizzerà tali istanze per accelerare Amazon EMR, Elastic Load Balancing, Amazon ElastiCacheed altri servizi AWS.
Le nuove istanze aumentano ulteriormente il livello di sicurezza già elevato dei servizi AWS. Estendendo le caratteristiche preesistenti del sistema AWS Nitro, la memoria delle istanze viene cifrata a con chiavi a 256-bit generate a boot time, chiavi che quindi non lasciano mai il server.
Saranno presentati tre tipi di istanze EC2 basate su Graviton2 (il suffisso d indica memoria di archiviazione NVMe locale):
General Purpose (M6g and M6gd) – 1-64 vCPUs e sino a 256 GiB di memoria.
Compute-Optimized (C6g and C6gd) – 1-64 vCPUs e sino a 128 GiB di memoria.
Memory-Optimized (R6g and R6gd) – 1-64 vCPUs e sino a 512 GiB di memoria.
Le istanze beneficieranno di una network bandwidth che arriverà sino a 25 Gbps, 18 Gbps di bandwidth EBS-Optimized, e sarà disponibile in bare metal form.
Maggiori informazioni su prezzi e rilasci nel prossimo 2020.