Arduino IoT Cloud offre la possibilità di connettere una board Arduino ad un altra board Arduino grazie al protocollo di comunicazione MQTT (Message Queue Telemetry Transport), oltre ovviamente alla connessione diretta a internet della board stessa.
La piattaforma Arduino Create è stata annunciata tre anni fa nel corso dell’evento Arduino Day e presentata al pubblico qualche mese dopo, presso il Maker Faire Bay Area. Tuttavia, sebbene dall’esterno questo cambiamento possa essere passato inosservato, la tool-chain di Arduino è cambiata profondamente da allora. L’anno scorso è stata infatti introdotta l’interfaccia a riga di comando (CLI), ma stiamo parlando comunque di una caratteristica che, seppur ben visibile e tangibile a tutti, è solo la prima di una lunga serie di implementazioni che hanno portato direttamente al rilascio del nuovo ambiente di sviluppo Arduino Pro la scorsa settimana.
L’enorme revisione della tool-chain di è suffragata dall’annuncio da parte dell’azienda in merito al supporto di schede costruite da terze parti per quanto riguarda Arduino IoT Cloud, passo assolutamente fondamentale per rendere Arduino una scheda moderna e al passo coi tempi.
Occorre precisare che fino all’ultima versione non esisteva il supporto per le schede di terze parti per lo streaming dei dati nel cloud IoT, a causa della dipendenza dal chip di crittografia delle schede MKR.
“Arduino IoT Cloud è stato sviluppato attorno alla serie di schede Arduino MKR con ATTECx08 Microchip, un chip di crittografia in grado di crittografare con curva ellittica. Queste schede memorizzano i bit necessari per l’autenticazione con un server in un modo molto sicuro, garantendo che la scheda si connetta al server reale e scambi dati tramite TLS. Quando si tratta di schede che non hanno abbastanza RAM e non dispongono di tali elementi crittografici, è stato necessario abilitare un metodo secondario per effettuare l’accesso. Il trasferimento dei dati sarà comunque crittografato su SSL, ma la parte di autenticazione del server sarà meno rigorosa. Per le schede di terze parti senza chip crittografico, abbiamo esteso la nostra API e consentito la creazione di un identificatore univoco esclusivo del dispositivo (che verrà utilizzato come nome utente) e la generazione di una chiave dispositivo, consentendo all’utente di accedere alla piattaforma utilizzando “nome utente” e “coppia di password”.
La nota negativa è che se si desidera utilizzare le schede di terze parti con Arduino IoT Cloud sarà necessario aggiornare il piano di abbonamento da “gratuito” a “maker“, comportando un costo di circa 7 dollari al mese. L’aggiornamento offre anche altri vantaggi, tra cui un tempo di compilazione illimitato e una maggiore conservazione dei dati.
L’azienda ha già annunciato di essere sul punto di ufficializzare il supporto di altro hardware per IoT Cloud, in primis per le schede basate su ESP8266.