Becky Stern grazie al suo tutorial ci mostra come realizzare un anello smart DIY con modulo RFID che potrebbe rivelarsi utile nella vita di tutti i giorni.
Becky Stern, appassionata del fai da te legato con l’elettronica, ha recentemente postato su Youtube un video.
In esso dimostra come costruire un anello smart partendo da zero. Utilizzando una bobina di argento e alcuni attrezzi per la base, e lasciando alcuni spazi vuoti per inserire il piccolissimo modulo RFID.
Cos’è il modulo RFID (Radio frequency identification)? Si tratta di un chip con caratteristiche simili al conosciuto NFC (Near field Communication).
Entrambi hanno lo scopo di trasferire dati sfruttando le onde elettromagnetiche.
La differenza tra i due è molto semplice, infatti, l’RFID è unidirezionale, mentre l’NFC è bidirezionale.
Perciò tramite connessione peer to peer permette lo scambio di informazioni tra i dispositivi, al contrario della prima che ammette solo un trasmettitore o un ricevitore.
Le due tecnologie sono architetturalmente diverse tra loro, infatti l’RFID opera a diverse distanze e frequenze, da 125KHz a 915MHz in base al tipo di utilizzo, ed inoltre funziona passivamente grazie alle onde elettromagnetiche disperse nell’atmosfera. L’NFC funziona invece tramite uno standard di 13,56MHz ad una distanza massima teorica di 10cm (reali circa 3cm); questo per garantire una sicurezza maggiore e non avere interferenze causate dal mercato saturo.
Entrambe le tecnologie sono assolutamente programmabili, così da poter memorizzare alcune informazioni.
Sull’argomento cercherò di essere obiettivo e di dare la giusta dose di informazioni, dato che per alcuni potrà essere delicato.
In questo articolo vedremo come sia possibile crearsi comodamente a casa un anello contenente un modulo RFID in cui poter memorizzare informazioni di ogni tipo; si potrà immaginare un futuro non molto lontano in cui indosseremo dispositivi con all’interno dati medici o personali, come ad esempio:
- Dati univoci come tessera sanitaria e carta d’identità.
- Informazioni mediche come gruppo sanguigno e possibili allergie.
- Battito cardiaco e posizione GPS
Sono solo alcuni esempi: il dispositivo potrebbe contenere anche dati di pagamento e molto altro.
Credo che in casi speciali in cui il riconoscimento dell’individuo diventi arduo questo tipo di device possa diventare davvero molto utile.
Ma penso anche che un simile sistema potrebbe esporre ad alcuni rischi, oltre che essere per alcune persone immorale dal punto di vista etico.
Per questo motivo personalmente spero in futuro in cui tramite dispositivi di ogni tipo, come orologi, braccialetti, tatuaggi, o persino chip sottopelle si potranno avere informazioni sullo stato vitale, per rendere la vita molto più semplice.
Tutto questo però in modo configurabile dall’utente, che deciderà alla maggiore età che tipo di informazioni rivelare all’interno del chip.
L’articolo è stato scritto per dimostrare il potenziale di Arduino e del fai da te, infatti Becky con pochi dollari è riuscita a fare quello che le piace (un anello smart con nucleo RFID) e renderlo utile per la propria vita.
Vorrei dare anche una opinione personale in proposito. Il lavoro svolto in questo video da Becky non è semplice e non è adatto a tutti, ma è evidentemente una dimostrazione di quanto possa divenire creativa la propria fantasia. Ad esempio questi moduli, grazie all’assenza di una batteria interna possono essere installati su qualsiasi dispositivo, che sia un bracciale o una collana.
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