Un cluster di 1060 Raspberry PI: ecco cosa è stato presentato alla Oracle OpenWorld. Il supercomputer ha rappresentato una prova di fattibilità.
Un Raspberry-Pi può facilmente gestire un web server, ma collegandone oltre 1000 tra loro può accadere di tutto. Alla convention Oracle OpenWorld di lunedì scorso, l’azienda ha mostrato un Raspberry Pi supercomputer che utilizza 1,060 Raspberry Pi in una potente configurazione cluster.
Secondo ServeTheHome, che ha per prima riportato la notizia, il supercomputer è costituito da schede rack che contengono 21 Raspberry Pi 3 B+ ciascuna. Per tenere il tutto assieme, il sistema funziona con Oracle Autonomous Linux.
ServeTheHome ha chiesto ad Oracle per quale ragione avesse scelto di creare un cluster di Raspberry Pi anziché utilizzare un server ARM virtualizzato. Un portavoce dell’azienda ha risposto semplicemente che “…più grande è il cluster, maggiore il divertimento”.
Gli ingegneri della Oracle hanno collegato i Raspberry Pi ad una serie di switch (Ubiquiti UniFi Switch 48s) ed eseguito un uplink con transceiver SFP+ 10GbE. Le schede Raspberry Pi ricevono energia da una serie di alimentatori USB.
Ciascuna unità è connessa ad un singolo server Xeon Supermicro 1U ritargato. Tale server funziona come sistema di memorizzazione e archiviazione centrale per l’intero supercomputer. Il team Oracle ha anche creato supporti custom stampati in 3D. Questo consentirà lo stivaggio di tutti i PI e dei componenti per le connessioni.
I cluster Raspberry Pi possono non risultare pratici a livello di prestazioni. La novità rappresentata dai progetti di supercomputer garantisce spesso un ritorno a livello di esperienza.
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